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giovedì 9 novembre 2017

Epidemia diabete

642 milioni di malati nel 2040. Due milioni colpiti in Italia, l'obiettivo è fermare l'epidemia.

Viene definito anche "killer silenzioso", per molti è ormai un compagno di vita perpetuo ed indesiderato altri non ci fanno nemmeno più caso perché in qualsiasi nucleo familiare, almeno un membro ne è affetto.

Non a caso, le stime ufficiali parlano di 415 milioni di persone nel mondo affette da diabete. Numero destinato ad aumentare a 642 milioni nel 2040. Si parla inoltre di "emergenza donna". 1 donna su 10 ha il diabete, pari a circa 200 milioni, anche in questo caso le stime tendono ad aumentare a 313 milioni entro il 2040.

Numeri allarmanti se si pensa che il diabete ne porta alla morte 2,1 milioni l 'anno. Mentre in Italia, le donne affette da questa patologia sono circa 2 milioni.

Enzo Bonora, presidente della Fondazione Diabete Ricerca dichiara: "L'unico vero modo di arrestare l'epidemia del diabete 2 è un impegno massiccio delle donne: sono loro che si occupano dei pasti nella maggior parte delle famiglie, che possono far cambiare alcune abitudini poco salutari, che possono promuovere l'attività fisica dei propri figli e nipoti. E dipende da loro anche il sostegno alla ricerca: ai supermercati Esselunga, ad esempio, sono loro che possono lavorare per sostenere la ricerca".

È stata infatti attivata la campagna "Sfidiamo il diabete". Realizzata dalla Fondazione Diabete Ricerca Onlus e dalla Società Italiana di Diabetologia, che vede anche la collaborazione dei supermercati "Esselunga" per i prossimi sei mesi. Una lodevole iniziativa volta a raccogliere fondi per la ricerca. Nel Belpaese i dati Istat 2013 indicano cheil diabete colpisce il 5,5% dei cittadini, pari a 3,3 milioni di persone.

Altra testimonianza, uno studio della London School of Economics ha stimato che i costi indiretti della malattia aumentano a 12 miliardi di euro in gran parte attribuibili a prepensionamenti e assenze dal lavoro. La maggior parte delle spese è determinata dal trattamento delle complicanze.

La rilevanza sociale oltre che sanitaria del diabete nel nostro Paese è stata sancita da una legge (n. 115 del 16 Marzo 1997) che è diventata un punto di partenza fondamentale.

Più recentemente, nel 2012 è stato varato pure il Piano Nazionale per la malattia diabetica. Per una volta, l'Italia è stata la prima. Nel mondo è stata la prima nazione a dotarsi sia di una specifica legge che di un piano per contribuire ulteriormente alla presa di coscienza delle problematiche legate alla cura dei pazienti.

Del diabete si sente parlare tanto e spesso, si pensa di saperne molto eppure continua a mietere vittime e a diffondersi nella popolazione. Speriamo che i nuovi piani di cura possano quantomeno limitare il dilagarsi della patologia tra la popolazione e soprattutto tra le donne.

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