Pubblicità

sabato 30 dicembre 2017

Anche i robot quando sono sotto stress hanno paura

Proprio come gli uomini. Diventano anche più intelligenti, lo dice un test che parla italiano.

Si legge di intelligenza artificiale, ma indica tutto un  nuovo mondo sconfinato, pregno di sorprese. Recentemente è stato dimostrato che i robot sotto stress hanno paura, e in queste condizioni, proprio come l'uomo, diventano più intelligenti, perché le emozioni aguzzino l'ingegno.

Lo studio è partito proprio da una simulazione che ha osservato la nascita delle emozioni in un sistema di intelligenza artificiale. Ed è stato condotto dai ricercatori dell'Università Federico II di Napoli e dell'Università britannica di Plymouth. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plus One. 

Per cominciare i ricercatori hanno preso in esame il modo in cui, nel corso dell'evoluzione, gli animali hanno imparato a gestire la paura e a prendere le giuste decisioni in situazioni di stress, i ricercatori hanno riprodotto in un sistema di intelligenza artificiale una condizione analoga a quella di un animale che rischia di incontrare predatori mentre esplora un territorio alla ricerca di cibo. Ispirato ai circuiti neurali del cervello umano, il sistema ha permesso di osservare come si evolve la capacità di gestire situazioni rischiose in una popolazione di robot virtuali.

Si è osservato che per reagire a uno stimolo pericoloso, il sistema di intelligenza artificiale sceglie di evitare il rischio, 
elaborando un comportamento di allontanamento: "È un comportamento primordiale associato alla paura e che emerge in automatico sia negli animali che nell' uomo". Commenta Orazio Miglino, dirigente del Laboratorio Natural and Artificial Cognition (Nac) dell'Università Federico II.

Inoltre "nell'uomo c'è anche una seconda fase di elaborazione per capire cosa sia successo. Diciamo che i nostri robot si formano alla prima risposta". 

Sono delle scoperte interessanti poiché come ha rilevato pure Daniela Polella, del Nac e dell'Università di Plymouth: "Le emozioni sono fortemente connesse a memoria, decisioni e motivazione". Quindi non solo si potrebbero ottenere robot più intelligenti, ma capire anche meglio il comportamento umano.

Più si va avanti nelle ricerche sull'intelligenza artificiale e più si scopre quanto le "macchine" si stiano umanizzando, peccato che di contro, più si va avanti e più  si scopre che invece gli uomini stiano diventando scatole di metallo.

Nessun commento:

Posta un commento