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mercoledì 6 dicembre 2017

Cibo "scaduto" in vendita nei supermercati

Scaduto sì, ma ancora commestibile, in vendita a 10 centesimi. Tutto sold out in poche ore.

Buona la prima per l'esperimento (inglese) di una catena di supermarket che ha deciso di mettere in vendita a prezzi più che convenienti i prodotti che hanno superato la data in cui è preferibile che siano consumati.

A volte, le terapie d'urto sono quelle che funzionano di più e forse escogitare quest'iniziativa è stato un colpo ben assestato al problema dello spreco alimentare. Ogni anno, nel Regno Unito vengono buttati 7 milioni di tonnellate di cibo e la maggior parte potrebbe invece ancora essere consumata in sicurezza. Così dichiara la Food Standard Agency, il Dipartimento non ministeriale del governo di Sua Maestà britannica.

Così, la catena di supermercati East of England Co-op ha deciso di dare un segnale forte nella lotta agli sprechi alimentari, mettendo in vendita a prezzo scontato i prodotti che hanno superato la cosiddetta "best defore date", la data di scadenza. Tanti prodotti alimentari anche in scatola in vendita a soli 10 centesimi. 

Dei prodotti che potevano essere consumati anche oltre la data consigliata sull'etichetta, perché la qualità dell'alimento è ancora integra. Una scelta approvata anche dal Wrap, un ente no profit che dagli inizi degli anni Duemila si occupa si offrire consigli e supporto nella lotta agli sprechi e per il riciclo consapevole, conferma che quella di East of England Co-op è una scelta coraggiosa conforme agli standard di sicurezza alimentare.

L'iniziativa è stata lanciata con lo slogan "Don't be a bimer, have it for dinner", un'esortazione a non buttare il cibo nella spazzatura, ma a portarlo in tavola, sarà valida per 3mesi in 14 negozi.

L'idea ha riscosso un caloroso favore di pubblico. I clienti apprezzano, Roger Gosvenor, co-direttore di East of England Co-op dichiara che molti dei prodotti venduti a 10 centesimi sono spariti dagli scaffali nel giro di un'ora da quando erano stati deprezzati. Una scelta consapevole che istruisce molti clienti del fatto che molti cibi sono ancora buoni da mangiare anche oltre la data consigliata sulla confezione.

Sulla stessa onda anche la catena di discount Ald fa sapere che il 24 Dicembre nei suoi punti vendita i prodotti invenduti verranno ridistribuiti alle varie organizzazioni di beneficenza locali.

Chissà in Italia, se un'iniziativa del genere potrebbe aver successo? Comunque informare il consumatore che molti alimenti in scatola sono ancora buoni e per un po', è già di per sé una buona mossa contro lo spreco indiscriminato.

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