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mercoledì 20 dicembre 2017

Selfie di due miss scatena l'ira del mondo arabo

Un gesto banale che in ogni momento, migliaia di ragazze compiono nel mondo. Eppure il selfie fatto con Miss Israele ha causato a Miss Iraq minacce di morte per sé e per tutta la sua famiglia. Costretta alla fuga dal suo Paese.

Quando l'odio è talmente profondo da far oscurare la razionalità di certe persone tanto da far considerare un banalissimo selfie una minaccia.

A causa di una foto postata su Instagram, Sarah Idn ( Miss Iraq) è vittima di minacce di morte. La sua colpa è quella di essersi fotografata vicina a Miss Israele sua "collega" nel medesimo concorso di bellezza, Miss Universo e di aver pubblicato sui social l'immagine con la didascalia "pace e amore".

Gesto ingenuo ma alquanto infelice almeno per la "sensibilità" del mondo arabo dove dilaga il sentimento antisraeliano. Una storia assurda che sta scuotendo le coscienze delle persone, inducendole a riflettere su quanto siano in effetti lontani tutti i propositi di una pacifica convivenza.

Le protagoniste di questa storia sono Sarah Idan, Miss Iraq che ora vive negli Stati Uniti e Adar Gendelsman, Miss Israele. A loro insaputa si sono trovate in un turbinio di polveriere a cui hanno cercato di porre rimedio, tramite comunicati: "Selfie più foto in bikini insieme hanno creato un caos a casa di Sarah, la gente minacciava che se non fosse tornata in patria e non avesse rinnegato quelle foto e quel titolo, l'avrebbe uccisa". Afferma Miss Israele.

Mentre Miss Iraq difende il messaggio che le due volevano lanciare. "Il mio post non significa che io sostenga il governo israeliano e che io accetti le loro politiche nei confronti del mondo arabo".

Purtroppo, le spiegazioni della Miss non hanno colto il bersaglio, e con la sua famiglia è stata costretta a fuggire dall'Iraq. A poco è anche valso l'altro appello lanciato sui social: "Mi scuso con chiunque considera il mio gesto dannoso per la causa palestinese. Il mio era un appello alla pace e alla speranza per la fine della crisi".

Quello del selfie è stato un gesto lieve che non ha sortito l'effetto che si proponeva, d'altronde l'astio fra le due nazioni risale al 1948. L'Iraq non ha mai riconosciuto Israele e così 120 mila ebrei iracheni si sono visti costretti a lasciare il Paese in quel periodo, quando l'Iraq emanò leggi antiebraiche.

Peccato che il  messaggio di pace e speranza lanciato dalla freschezza dei due volti di queste ragazze non sia riuscito a scalfire le mentalità più arcaiche.

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