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lunedì 4 dicembre 2017

Il verme solitario "in astinenza" da 18 milioni di anni

Un team di scienziati dell'Università di New York ha studiato un piccolo verme solitario che è sopravvissuto per 18 milioni di anni senza fare sesso.

Se in campo amoroso, vi sentite un po' sfortunati e il vostro cruccio più grande è quello di non riuscire mai a portare "a termine" una relazione, non preoccupatevi. C'è chi sta peggio di voi! O meglio, farà pure di peggio, ma vive molto, molto di più. È il caso di un piccolo verme, nome scientifico Diploscopter pachys che sopravvive da 18 milioni di anni, senza "fare sesso". In autonomo incorpora i propri cromosomi, clonandosi e conservando la variabilità genetica. Appartiene a un gruppo asessuato che spende, dai primordi, la sua pacifica vita sulla Terra.

Se ne è occupato uno studio commissionato dall'Università di New York,  pubblicato su Current Biology e trasmesso su Smithsonian.com . La ricerca rivela che il nematode è riuscito così a sfuggire all'estinzione. Uno dei coordinatori, il biologo David Fitch spiega: "Una tale astinenza stretta e di così lunga durata è molto rara nel mondo degli animali. Questo fenomeno è significativo per comprendere la genetica evolutiva perché contrasta con la visione ampiamente accettata che la riproduzione è necessaria per eliminare mutazioni dannose e per adattarsi ad un ambiente mutevole. Il senso è un processo biologico dispendioso e gli organismi devono usare le proprie energie nella competizione per trovare un compagno. Se gli organismi associati riescono a trovare il modo di riprodursi da soli generando variazioni genetiche, si garantiscono quasi il doppio della media di nascite degli organismi sessuati senza alcuno stress. Forse per questo che Diploscopter pachys ha fatto questa scelta 18 milioni di anni fa".

Il poco socievole vermicello in questione, riesce a fondere sei cromosomi del suo antenato in un singolo cromosoma e salta la prima divisione della meiosi, dove i geni vengono ricambiati, in modo che la sua progenie mantiene l'elevata diversità genetica dei genitori. Gli scenziati aggiungono: "Il mistero della sua longevità sembra in gran parte risolto: supera gli svantaggi della riproduzione   asessuale mantenendo la variazione genetica e, con essa, la complementazione".

Insomma, la scienza insegna che non aver qualcuno con cui accoppiarsi non è poi così grave e alla fine della teoria evoluzionistica, aiuta pure a vivere di più e senza stress.

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