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venerdì 22 dicembre 2017

Viaggiare rende davvero felici, parola degli esperti

Secondo lo studio, è "felicità che dura". Cambiare luoghi, usanze, gesti volendo anche look e rituali, ridà ogni volta entusiasmo e libera sostanze nel nostro corpo capaci di riavviare il nostro cervello e quindi lo spirito.

Quante volte mentre viviamo una situazione particolarmente stressante, il primo pensiero che ci viene in mente per porre rimedio e ricaricare le batterie è proprio quello di viaggiare. E faremmo benissimo! Perché uno studio rivela che nei momenti di tristezza, il modo più giusto per tirarci su di morale è proprio questo: viaggiare. Meno efficaci sembrano invece essere l'acquisto si oggetti. Spendere i soldi per lo shopping ci distrae un pochino dalle motivazioni che ci hanno buttato giù. Ma, non appena l'articolo comprato perde del suo effetto di novità e di temporanea fuga dall'ordinario, tutto torna come prima.

Invece, secondo lo psicologo Thomas Gilovich, professore della Cornell University, spendere soldi per viaggiare rende felici. "Azioni quotidiane come prendere un caffè e camminare in centro o nella natura, fatte in contesti differenti e ascoltando dialetti o lingue non vocali, risvegliano la nostra anima e ci fanno sentire felici".

Non per forza si deve disporre di grandi cifre o chissà quanti giorni di ferie, è sufficiente recarsi in luoghi nuovi, anche insoliti, pure abbastanza vicino al proprio habitat e anche solo nel weekend o in giornata. Insomma basta cambiare aria per un po'.

Nuovi climi, strade, compagnie, provare qualche nuovo sport o locale, sono tutti comportamenti che sicuramente aiutano a dare una sferzata d'energia alle nostre vite e a vivacizzare, quindi, il quotidiano stesso.

Lo psicologo asserisce inoltre che gli ormoni della felicità sviluppati dal viaggiare durano più a lungo dentro di noi, risultando maggiormente efficaci e veri.

Quindi, sì viaggiare! Da soli o in compagnia l'importante per rigenerarsi davvero è muoversi, percorrere anche solo qualche chilometro lontano dalla solita routine. Poi, come affermava Proust: "Chi fa un viaggio non è mai quello di prima di partire". Buon cambiamento a tutti!

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