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venerdì 7 settembre 2018

Il cane che fa la guardia alle terme da due mila anni

Sono stati ritrovati i resti di un cane sacrificato durante un rito propiziatorio fra il II e il I secolo a.C., sotto il balneum di Tassignano, vicino Lucca.

Per oltre 2000 anni è rimasto sepolto a fare la guardia sotto l'impianto termale del sito archeologico Domus Aemelia di Tassignano. Era un cane, lo scheletro è  risalente al periodo tra il II e il I secolo a.C., ed è stato ritrovato in buono stato di conservazione, deposto su un fianco in una fossa ricavata all'interno della fondazione del muro perimetrale ovest delle terme.

Il cane, molto probabilmente, era un animale domestico e forse si fidava dei suoi proprietari o concittadini, invece gli allora abitanti del luogo, lo sacrificarono per un rito di natura magico-religiosa. Lo indica la sua deposizione (rituale, appunto) a cui veniva attribuita una funzione purificatrice quanto di protezione per il nuovo abitato.

È un ritrovamento particolare che non poco ha inorgoglito la direzione della campagna di scavi 2018 del sito archeologico di Tassignano e che apre nuovi spiragli su usanze, ancora tutte da studiare, sull'epoca.

Infatti lo speciale ritrovamento ha indotto gli archeologi a programmare lo "strappo" della deposizione, ossia la rimozione dello scheletro del cane col suo "pane" di terra per preservarne l'integrità e consentire l'uso in laboratorio ed eventualmente, la successiva esposizione all'interno della sezione archeologica del Museo Athena di Capomori, vicino Lucca.

Dal punto di vista storico, è una scoperta importante...è stato ritrovato un fidato amico animale che sebbene tradito dagli uomini, ha continuato a fare la guardia al suo territorio.

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