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lunedì 17 settembre 2018

Un italiano su 3 non ha lacrime

La sindrome dell'occhio secco. Le lacrime servono e molto, ma una persona su tre ne ha poche. I nemici più temibili? Dal vento al pc, fino alla piscina.

Ci hanno sempre insegnato che le lacrime non vanno trattenute, e in effetti, studi scientifici lo confermano. In Italia, 1 italiano su 3 soffre della sindrome dell'occhio secco.  I sintomi sono: bruciore, prurito e abbassamento della vista fino ad arrivare a dolore dovuto all'infiammazione della cornea. Praticamente si hanno poche lacrime. Tra le cause possono esserci anche le lunghe ore passate davanti al computer, il vento o le sostanze usate per tenere pulita l'acqua delle piscine. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, lancia l'allarme definendolo "uno dei disturbi più sottovalutati". Le lacrime artificiali di nuova generazione possono aiutare e dare sollievo, perché davvero "piangere" è molto importante.

Infatti, spiega il dott. Aldo Caporossi, direttore della Clinica Oculistica Policlinico Gemelli di Roma, :"Le lacrime proteggono la cornea dalla essicazione e dalle infezioni".

Diversi fattori possono ridurle: innanzitutto le operazioni chirurgiche, poi ci sono gli agenti atmosferici che favoriscono l'evaporazione dell'acqua, come il caldo eccessivo, sole e vento, ma anche i condizionatori. Poi, tra i principali colpevoli, l'eccessivo uso di smartphone, pc ma anche alcuni farmaci, come antistaminici, diuretici, antidepressivi ed ormoni estrogeni.

Attenzione poi al trucco, che va sempre tolto in modo accurato, e all'utilizzo eccessivo di lenti a contatto. A peggiorare i sintomi possono essere alcuni sport come il nuoto perché mettono a contatto con acqua clorurata. Se è vero che non esiste una terapia per guarire questa patologia cronica, esistono però le lacrime artificiali che possono dare sollievo, più efficaci quelle a base di acido ialuronico o "arricchite di coenzima l10 e vitamina E".

È un disturbo, nuovo, forse portato dalla "vita moderna", ma ne soffre un italiano su tre soprattutto sopra i 50 anni e con la ripresa del lavoro, minaccia di peggiorare. Ci sono tanti tipi di lacrime non bisogna trattenerle, perché alcune fanno davvero bene.

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