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venerdì 7 settembre 2018

In calo l'uso dei social per le notizie

Ci si informa poco sui social. Le cause sono dovute all'effetto privacy e fake news. Un'ulteriore sfida per gli editori che devono proporre giornalismo di qualità.

L'indagine Digital News Report 2018 di Reuters svela che diminuisce l'uso dei social media per la fruizione delle notizie. Il motivo è dovuto alle normative sulla privacy, le fake news e il "linguaggio tossico". Così solo il 23% degli utenti si fida delle notizie sui social, rispetto al 44% della fiducia nelle notizie in genere. Ma gli utenti comunque si informano via web o con app, per esempio, per la fruizione di notizie, aumenta l'uso di piattaforme alternative e tra esse, la più usata è Whatsapp.

Rasmus Klis Wielsen, uno degli organizzatori dell'indagine condotta su 74 mila persone in 37 Paesi (Italia compresa) premette che Reuters Institute for the Study of Journalism e dall'Università di Oxford e You Gov, la proposta per arginare il fenomeno: "La sfida per gli editori è ora di assicurare che il giornalismo sia davvero rilevante e di qualità". Infatti la ricerca monitora come solo negli Usa, nell'arco di un anno, il numero di persone che usano Facebook per le notizie è calato di 9 punti percentuali, e il calo arriva fino a 20 punti tra i giovani, cresce invece l'uso, per informarsi, di Instagram, SnapChat e come già detto Whatsapp.

Questo perché oltre la metà degli intervistati (54%) afferma di essere preoccupati che le notizie su internet siano reali o "false".

Tutt'altra rotta seguono i Paesi del Nord Europa dove invece c'è stato un aumento significativo del pagamento e delle notizie online, che in Norvegia tocca anche il 30% (+4 in un anno).

Non sono i lettori ad avere meno interesse, è che gli editori devono proporre giornalismo di  maggiore qualità, e allora sì che gli utenti si sentiranno davvero invogliati a leggere sui social. Cambiano i modi ma il buon lavoro viene sempre apprezzato.

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