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venerdì 11 ottobre 2019
"Ti siedi avanti o non sali": così è stato offeso Aboubakar Soumahoro da un tassista romano
Il sindacalista dei braccianti denuncia su Twitter la vicenda accadutagli in pieno centro a Roma."Questa ingiustizia va denunciata anche se non rappresenta migliaia di tassisti che lavorano con fatica e professionalità". Preso numero della vettura."Ne risponderà agli organi competenti".
Davvero sconcertante l'episodio avvenuto ieri mattina a Roma. La vittima è Aboubakar Soumahoro, voce degli sfruttati dei campi di lavoro. È lo stesso sindacalista italo-ivoriano affida il suo sfogo a Twitter: "Tu sali davanti o non entri nel mio taxi", mi ha detto questa mattina a Roma un autista. Pochi minuti dopo ha fatto accomodare sui sedili posteriori due passeggeri visibilmente italiani. Questa ingiustizia va denunciata: non rappresenta migliaia di tassisti che lavorano con fatica e professionalità".
Dopo l'effimera risposta del tassista, Soumahoro si è allontanato, ha preso nota del numero di taxi e della coop a cui la vettura faceva riferimento. Inoltre, racconta l'attivista parla con Papa Francesco e si è fatto un selfie lo scorso 1° Maggio, "Mentre mi allontanavo ho visto anche che il conducente faceva salire due persone italiane. Perché mi voleva far sedere solo davanti? Quell'autista dovrà motivarlo agli organi competenti".
Migliaia i commenti seguiti al tweet d'accusa, molti mostrano indignazione e si chiedono il perché del "sedersi davanti", forse per controllare meglio i movimenti del passeggero.
L'importante è non generalizzare, non tutti i tassisti della capitale sono così, e prendere spunto per comportarsi, invece, con disponibilità.
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