I dati dell' Ufficio studi Cgia, elaborati su base INPS e ingocamere, fotografano un crolli da 1, 77milioni di addetti nel 2014 a 1,37 milioni nel 2024.
Il comparto artigianale italiano ha perso quasi 400mila figure negli ultimi 10 anni. Solo nell'ultimo anno è scomparso il 5% degli artigiani con un calo di circa 72mila operatori. Lo rivelano i dati dello studio della Cgi, elaborati su base Inps e Infocamere che fotografano un crollo da 1,77 milioni di addetti nel 2014 a 1,37 nel 2024. Ad essere più colpito è soprattutto il centro con Marche(- 28%), Umbria (- 26%), Abruzzo (-26,8%) e si aggiunge il Piemonte (-26%). Inoltre si evince che la caduta è più marcata soprattutto nella dorsale adriatica del BelPaese.
Attualmente, in Italia ci sono più avvocati che idraulici: i mestieri pratici sono stati relegati a un piano culturale secondario e le nuove generazioni, guidate da un orientamento scolastico rigido e datato, hanno finito per scegliere l' Università invece delle botteghe e dei laboratori.
Con l'età media degli artigiani che sale e sempre meno giovani disposti indossare tute da lavoro, la manutenzione ordinaria rischia di trasformarsi presto in un lusso e non in un servizio disponibile a tutti.
Il cali di iscrizioni verso gli istituti professionali rende sempre più difficile trovare manodopera qualificata anche se, qualche settore si salva: parrucchieri, estetisti, attuatori e operatori del benessere dono in crescita costante. Bene anche il comparto alimentare con l'apertura di gelaterie e ristoranti, soprattutto nelle zone turistiche.
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