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mercoledì 7 giugno 2017
Peppe Vessicchio cura la sua vigna con Mozart
Lo storico direttore d'orchestra coccola i filari a suon di note musicali.
A Bricco degli Angeli in cima alla suggestiva collina di Santo Stefano Roero come cura anti-parassiti dei vigneti viene usata la musica. L'intuizione è partita da Peppe Vessicchio, maestro per antonomasia del Festival di Sanremo. Lui, con il suo metodo si sta occupando di una vecchia e ormai quasi decaduta vigna, recentemente acquistata dalla produttrice e pionera Ornella Coreggia. Qui, da un anno e mezzo Vessichio sta sperimentando il metodo Fre-Man, un modo d'intervenire per aiutare e rigenerare l'equilibrio armonico dell'ambiente e degli organismi viventi. L'assunto di base è che:"La musica genera positive reazioni chimico-fisiche". Nel vigneto sono state poste circa una decina di casse per diffondere musica armonico-naturale, le opere di Mozart sono le più indicate, ma anche altre frequenze sonore per stimolare nelle piante processi di natura chimico-fisica. Il maestro di musica, già autore de il libro "La musica fa crescere i pomodori", dove appunto raccoglie altre di queste intuizioni, spiega:" Se le mucche del Wisconsin producono più latte ascoltando Mozart, è ormai testato e comprovato che tutti gli organismi reagiscono positivamente quando gli armonici si combinano in modo naturale". Nel Novembre 2015 si rivolse al direttore d'orchestra napoletano la possidente Ornella Correggia e di quell'incontro rivela:" Ricordo ancora l'emozione nell'ascoltare Peppe Vessicchio mentre mi descriveva il suo percorso musicale, nel cogliere la sua grande sensibilità e la sua vocazione verso una musica che possa curare anche le piante". Fino ad allora il maestro assieme a Michele Carone e Andrea Rizzoli aveva sperimentato la tecnica sulle piante grasse, sui pomodori del Salento e sui tannini del vino. Quella della filiera del Bricco degli Angeli è stata l'esperienza che gli ha permesso di superarsi, ha potuto trasmettere al suolo alcune frequenze sonore con apparecchiature brevettate. Sebbene l'anno scorso la vendemmia è stata pressoché nulla, i fautori sono ottimisti in quanto sono certi che ci vorranno almeno 3 anni per vedere i primi risultati. Nel frattempo si continua ad usare Mozart tra i filari per tenere lontano oidio e peronospora dalle viti di Nebbiolo e la tecnica verrà utilizzata anche per il grano duro per la pasta, per l'olio d'oliva e per la produzione di latte. L'obiettivo finale sarebbe poi trasferire il benessere della musica armonico-naturale anche sull'uomo. Una tecnica innovativa che potrebbe essere ancora più valida se si ascoltasse di più anche la musicalità della natura.
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