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mercoledì 25 marzo 2020
Boom di intossicazioni da disinfettanti contro il Coronavirus
Il Centro Antiveleni dell'Ospedale Niguarda di Milano rivela che c'è la crescita del +65% per intossicazioni da disinfettanti.
Con l'emergenza Coronavirus e la crescita vertiginosa dell'uso dei disinfettanti per proteggersi dal rischio contagio, crescono anche le intossicazionu. Lo hanno rivelato i vari centri antiveleni sparsi per il Paese, anche perché c'è stata un'impennata degli sos, ma chi lancia effettivamente l'allarme è l'Ospedale Niguarda di Milano: all'inizio dell'emergenza le richieste di consulenza per intossicazione da disinfettanti è aumentata del 65% circa e fino al 135% nella fascia di età inferiore ai 5 anni.
Il fenomeno si può spiegare come effetto collaterale dei vari comportamenti, che possono diventare pericolosi, che le persone adottano nel tentativo di fermare il virus.
Il centro di Milano delucida: "C'è chi seguendo tutorial online e "ricette fai da te" prepara miscele di sostanze chimiche non compatibili. Oppure, chi imbeve le mascherine con quantità eccessive di disinfettanti e poi le indossa, inalando un elevato dosaggio di sostanze chimiche.
Inoltre, c'è anche chi, e sono purtroppo i casi più frequenti, riempie la casa di bottiglie di disinfettanti commerciali o preparati artigianalmente, e li lascia, magari, in bottiglie non etichettate, alla portata dei bambini ".
In effetti, proprio i più piccoli risultano i più esposti, evidenzia il Centro Antiveleni dell'Ospedale milanese a proposito delle intossicazioni pediatriche rilevate. Per questo occorre prestare la massima attenzione.
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