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martedì 25 novembre 2025

Le ossa di seppia abbandonate sulle spiagge diventano gioielli di lusso venduti nelle boutique di Tokyo


 In provincia di Ragusa tre generazioni di artigiani siciliani trasformano gli scarti in arte. Recuperano le ossa di seppia abbandonate in spiaggia.

Dalle colline della provincia di Ragusa, un laboratorio artigiano custodisce un segreto antico e raro. Qui, le ossa di seppia abbandonate sulle spiagge dopo le mareggiate vengono raccolte a mano dalle famiglie locali.

Questi scarti marini, formati principalmente da carbonato di calcio e caratterizzato da una struttura leggera e porosa, sono sottoposti a un lungo processo di lavorazione, lavaggio e essiccamento al sole per settimane. Il materiale così preparato e poi perfezionato dagli artigiani, che nei laboratori, li trasformano con incisioni e micro bassorilievi e decorazioni fatte a mano libera che richiamano motivi del barocco siciliano e del Liberty Mediterraneo.

Negli ultimi 20 anni questa bottega ha intrecciato collaborazione con designer giapponesi, dando vita a collezioni esclusive per il mercato asiatico. I gioielli prodotti sono circa 250 all' anno, ognuno differente per venature e dettagli.

Ogni creazione è accompagnata da un cerificato che ne narra a storia, dal ritrovamento sulla battigia alla firma dell' artigiano, trasformando l' oggetto in racconto di resilienza e traduzione.

Questa realtà artigianale è uno degli ultimi esempi di economia circolare applicata alla gioielleria dove ciò che altrove sarebbe un rifiuto, qui prende nuova vita e valore.

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