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domenica 30 aprile 2017

L' età del cervello è rivelatrice delle aspettative di vita

L'età del cervello può rivelare l'aspettativa di vita. In uno studio apripista nel suo genere, gli scienziati dell' Imperial College di Londra e dell'Università di Edimburgo hanno utilizzato delle risonanze magnetiche e degli algoritmi di apprendimento automatico per cercare di predire l' età cerebrale e le sue conseguenze per la salute degli individui. I ricercatori hanno riscontrato che una discrepanza tra l' età del cervello e quella biologica può indicare una morte prematura, ossia prima degli 80 anni. Per i maschietti l' aspettativa di vita si accorcia se il loro cervello è più vecchio di 8 anni. Mentre per la donna ne bastano solo 2. Nella pratica, i medici potrebbero avvertire un paziente destinato a morte prematura 7 anni prima che si ammali. Alla base dell' esperimento c'è una tecnica in grado di misurare il volume del tessuto cerebrale e di stimare la perdita totale di materia grigia e bianca. Questa perdita è considerata una morte del processo di invecchiamento cerebrale. James Cole coadiuvatore dello studio, a questa tecnica ha affiancato gli algoritmi delle risonanze magnetiche di oltre 2000 persone sane, in modo da allenarli a predire correttamente l' età del nostro cervello. Di seguito, i computer hanno mostrato 669 cittadini scozzesi nati nel 1936. Ognuno di loro aveva fatto una risonanza magnetica all' età di 73 anni e un decimo di essi è morto prima degli 80 anni, soprattutto a causa di malattie cardiovascolari. La morte prematura è toccata proprio a quegli individui il cui cervello era più vecchio rispetto all' età reale. Lo studio ha rivelato inoltre che un encefalo prematuramente invecchiato porta anche problemi di salute fisica e psicologica, incide sulla capacità polmonare e sulle capacità motorie dell' anziano, rallentando per esempio la sua camminata. Dallo studio si evince che per ogni anno di discrepanza tra le 2 età, c'è il 6% in più di rischio di vedersi accorciare l' aspettativa di vita. Sebbene la tecnica sia ancora in fase sperimentale e in fase "d'aggiustamento" considerando che ha ancora un (ampio) margine di errore di quasi 5 anni. Però Cole, fiducioso afferma :" In futuro potrebbe essere possibile andare dal proprio medico, farsi una risonanza magnetica al cervello e magari vedere che è più vecchio di dieci anni di quanto dovrebbe essere. In questo caso il medico potrebbe intervenire e far cambiare lo stile di vita al paziente o suggerirgli di iniziare una determinata terapia per evitare una morte prematura". Comunque nel frattempo i ricercatori si stanno impegnando per rendere la tecnica più accurata usando oltre alle risonanze magnetiche tradizionali, anche quelle di diffusione, più precise, basate sull' analisi dei movimenti delle molecole d'acqua nei tessuti. E se un giorno, grazie a questo studio caricheremo di una responsabilità in più il nostro medico, che ci dovrà pure predire l' età della presunta morte, per il momento, oltre a tenerci curiosi e affamati, teniamoci pure giovani che non si sa mai.

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