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mercoledì 19 aprile 2017
Le coccole fanno bene
La scienza insegna che il bisogno emotivo di contatto è presente già da quando nasciamo. Numerosi sono gli esperimenti scientifici che hanno osservato quanto è importante per l' essere umano toccare ed essere accarezzato, provando che si tratta di una necessità fondante della nostra esistenza. Uno scambio affettivo ha particolare significato quando l' altro, la persona che ci abbraccia, è qualcuno di cui fidarsi ma i gesti affettuosi provocano emozioni positive anche se sono elargiti da sconosciuti. Perché essere toccati, accarezzati è un bisogno primario, risponde alla necessità innata di sentirsi riconosciuti, apprezzati, protetti, sostenuti ed amati. Il connettersi con i sensi, l' unirsi, emotivamente e fisicamente implica scambio e riconoscimento nella relazione, smuove emozioni positive ed è nutriente del nostro benessere. Ed è importante a tutte le età. Si parte dal famoso studio del ricercatore statunitense Harry Harlow alla fine degli anni Cinquanta, che dimostra la preferenza dei cuccioli di scimmia per un soffice e caldo sostituto materno artificiale, rispetto ad una mamma in grado di nutrirli ma fredda, alla teoria dello psicoanalista britannico John Bowlby che sviluppò il concetto evolutivo di attaccamento per descrivere il bisogno innato degli esseri umani di formare forti legami affettivi. Poi gli esempi scientifici proseguono con il lavoro di René Spitz sulle gravi conseguenze della deprivazione affettiva materna e ulteriori esperimenti di topi e conigli accarezzati e per questo più resistenti a malattie e oblii in test di apprendimento. Inoltre, il nostro bisogno di contatto è confermato da recenti ricerche scientifiche sulla formazione della vita nel periodo intrauterino. Attraverso l' osservazione di gemelli nell' utero materno è stato possibile constatare che già dalla 14esima settimana di gestazione i due feti, intenzionalmente, si cercano, si toccano, si esplorano in modo delicato e preciso. Avvertono di non essere soli, interagiscono tra di loro e si contattano. Quando ci scambiamo le coccole con qualcuno si sente quel senso di benessere interiore che ci pervade, oggi i progressi delle ricerche nel campo della psiconeuroimmunologia ha permesso di scoprire la biochimica delle emozioni e gli straordinari poteri sulla nostra salute del contatto e degli scambi affettivi. La scienza ha verificato diversi benefici della vicinanza e delle coccole tra cui: innalzano il livello di ossitocina (ormone dell'amore), abbassano i livelli di cortisolo ( ormone dello stress) e aumentano il senso di fiducia e sicurezza, donando sensazione di calma. Migliorano la concentrazione, l' efficienza e il sonno. Servono alla stabilità della relazione, in quanto sono un forte collante che rafforza il legame di coppia, favoriscono una migliore comunicazione, migliorando la storia sentimentale. Riducono la pressione sanguigna e rinforzano la risposta immunitaria, aiutandoci a difenderci e a reagire meglio alle malattie. Rendono più disponibili e migliorano il nostro funzionamento generale fino a divenire un mediatore contro l' invecchiamento. Le coccole hanno anche un effetto ansiolitico, in quanto infondono sicurezza, ridimensionano ansia e paura. Quando due persone sono unite in un abbraccio si registra una sorta di sincronizzazione cerebrale sull' elettroencefalogramma, con effetti positivi sul benessere psicofisico. Soprattutto quando il comportamento di espressioni d' affetto è spontaneo e autentico ci fanno diventare più attendibili, veri e degni di fiducia agli occhi degli altri. Attenuano il dolore fisico. Un semplice abbraccio può attivare fibre nervose che bloccano il lavoro di quelle che trasmettono messaggi di dolore. Infine le coccole sono determinanti per la stabilità emotiva del bambino. Si riflettono sulla crescita emotiva e cognitiva, è stato dimostrato che i piccoli più accarezzati mostrano una maggiore attività cerebrale alta e minori livelli di cortisolo. Ciò a dimostrazione di quanto sia importante, fin da subito, offrire ai più piccoli rifugio, protezione, sicurezza, calore, stabilita. Dinanzi a tutti gli effetti benefici delle coccole, magari in un futuro non troppo lontano, si potrebbe pensare di inserirle come coordinate di terapia nelle comunità di assistenza per gli anziani, o il recupero o nelle scuole. Per il momento per me vale sempre la regola che il miglior farmaco generico per l' ansia e le altre "scocciature" del giorno è l' abbraccio.
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