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martedì 11 aprile 2017

Aziende più sane se al top manager piace correre

Se volete diventare il boss numero uno di un' azienda, il top manager di successo, come minimo, dovreste avere il pallino per la corsa. E in un colloquio di lavoro, parlate pure tranquillamente di quante maratone avete partecipato o avete vinto. Mentre tenete ben nascosto, se l' avete, la passione per il golf, a quanto pare è una zavorra che rovina la ditta. Questo è quello che emerge da una ricerca del Center for Financial Research di Peter Limbach e Florian Sonnenburg che ha incrociato le statistiche delle 15 più importanti maratone americane e la partecipazione tra gli amministratori delegati delle 1500 più importanti d' America. " Fisici allenati sopportano meglio lo stress da lavoro, dispongono di più riserve d' energia, sono più efficienti e rendono meglio". Di correlazioni vincenti tra forma fisica e vertici aziendali ce ne sono tantissime anche in Italia: Maurizio Costa ( Mondadori), Paolo Garimberti ( Euronews), Lorenzo Sassoli de Bianchi( Upa) hanno tutti varie maratone nella loro bacheca personale, come Monica Picco, boss della Cogne acciai speciali e accanita maratoneta. In America è assodata realtà testimoniata dai capi di colossi come Disney, Alcoa, Pepsi, T-mobile. Ma Limbach e Sonnenburg hanno messo insieme una sorta di banca dati, con i risultati delle 15 più importanti maratone americane dal 2001 al 3013 la partecipazione o meno dei capi delle 1500 aziende più importanti d'America ( le 1500 che sono monitorate in Borsa dall' indice Standard&Poor's). E, quindi, il numero di Chief Executive Officer che conclude ( perché qui interessa chi è "finisher",cioè chi taglia il traguardo per davvero, prova di mesi di allenamento alle spalle) è in costante ascesa. Il 4% degli amministratori delegati americani finiva una maratona nel 2001, oggi il 6%, circa un centinaio rispetto ai 1500 del campione. In effetti, non c'è tanto da stupirsi. La causa, rispetto a molti altri sport, per la sua flessibilità d'orari e di luoghi per praticarla è adattissima alla vita turbinosa del manager di una grande azienda. Pure quando si tratta di allenamenti severi e impegnativi, come quelli per la maratona. L' obiettivo della ricerca, centrata su manager che abbiano fatto almeno una maratona nell' anno in esame, è stabilire se la fitness del boss è anche un indicatore di salute dell' azienda, in quello stesso anno. Ovvero, se avere un amministratore delegato scattante e in forma aiuti l' impresa a creare valore. Secondo questa ricerca, la risposta è sì. Le graduatorie delle maratone sono sistematicamente associate ai parametri economici positivi, in termini di cash flow, fatturato, investimenti e rendimenti azionari. Quindi l' esercizio fisico aiuta! Non basta essere inventivi, creativi e affaristi, occorre anche essere in forma. A dirla tutta, però, la maratona non è l' unico sport che migliora le prestazioni lavorative dei capi. Vale anche per la roccia e il tennis. Forse è semplicemente lo sport in cui è più facile monitorare risultati e fitness. Al contrario, il golf, che abitualmente è ritenuto uno sport adatto ad un manager, secondo Limbach e Sonnenburg è un indicatore negativo, infatti i manager che risultano nel 25% i più appassionati golfisti, sono sistematicamente associati ad aziende che vanno male. I Latini dicevano " Mens sana in corpore sano"...a distanza di anni vale ed è ancora così. D'altronde se appassionati di corsa, dai vertici aziendali parte, per una volta, un reale esempio di sacrificio e dedizione.

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