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sabato 29 aprile 2017
250 anni di Christie's
Christie's la prima casa d'aste del mondo ha appena festeggiato i propri 250 anni. Era il lontano 1766 quando James Christie tenne la prima vendita all' incanto nel suo salone londinese di Pall Mall. Da li in poi tanti oggetti che hanno fatto la storia o sono appartenuti a personalità che la storia l' hanno scritta, sono passati per questa casa d' aste e dopo il tonfo del martelletto e il trionfante "Aggiudicato!" sono passati nelle mani di facoltosi compratori. È il caso dell' uovo di Faberge' chiamato Rothschild, il ritratto di un impiegata che dorme sul divano firmato Lucia Freud, oppure 12 bottiglie di Chateau Petrus del 1945. Da qui è partita la perla Peregrina, un tempo parte della corona di Spagna, che Richard Burton comprò per Elizabeth Taylor, aggiudicato a New York nel 2022 per 11 milioni 842.500 dollari. Poi c'è il Nudo disteso di Amedeo Modigliani, che esposto nel 1971 in una galleria parigina provocò la chiusura della mostra e poi, a New York nel 2015 fu venduto a 170 milioni e 405 mila dollari. Poi ci sono gli abiti indossati da Lady Diana quando ballo' con John Travolta, il tubino neri di Audrey Hepburn, e il vestito mozzafiato con cui Marilyn Monroe auguro' Happy Birthday al presidente Kennedy. Poi ci sono i leoni islamici di bronzo , i disegni di Raffaello, i vasi della dinastia Yuan e le macchine da scrivere placcate d' oro. Per arrivare fino alle Femes d'Alger, di Picasso, che furono vendute per 179 milioni di dollari, stabilendo un record per il momento imbattuto. Isomma, da Christie's passa la storia della cultura e quella del costume, ci narrano di epoche anche superate. Attraverso la tipologia dei venditori e degli acquirenti, e la loro origine geografica e il flusso del denaro, si può capire dove il mondo stia andando. Per esempio, all' inizio compravano soltanto gli europei e poi, i ricchi americani. Oggi sono gli asiatici e i cinesi in particolare il pubblico d' elezione, un pubblico arricchitosi velocemente che ha fame di acculturarsi. Christie's oggi è diventata francese, parte della galassia Pinault. Ma resta inglese nel midollo, è sempre la "casa d'aste della Regina" e se anche a causa della Brexit si dovessero pagare dei dazi, gli impiegati del mondo Christie's ricordano con sottile eleganza che :" Restiamo sempre gentiluomini vestiti da mercanti, a differenza dei nostri concorrenti che sono mercanti vestiti da gentiluomini".
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