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mercoledì 16 agosto 2017

Aleandro Mariani, la star della lirica a cui fu detto: "Non ce la farai mai"

L'ugola d'oro del Teatro dell'Opera di Roma, ora tenore affermatissimo, prima di raggiungere i suoi traguardi ha dovuto combattere contro lo scetticismo di chi vive di luoghi comuni.

A volte, tra la realizzazione di un sogno e le proprie aspettative, passa la lingua lunga dei pregiudizi di chi ha menti chiuse. Così è stato per il 27enne Aleandro Mariani, uno dei più affermati cantanti lirici internazionali. Un professore lo prendeva in giro, dicendogli: "Non ce la farai mai".

E invece..."La vita ci offre delle chance e io cerco semplicemente di non sprecarle". Questo dichiara oggi Aleandro, abruzzese di nascita, mentre ripercorre i suoi traguardi con l'ingenuità di chi pensa solo al prossimo obiettivo: "Non inseguo aspirazioni, vado avanti e sposto l'asticella". Lui, che con il talento ha trasformato le circostanze in sfide. Partito a 17 anni come promessa dello sci a tenore del Progetto Young Artist Program al Teatro dell'Opera di Roma un decennio dopo.

Calcando i pavimenti di neve a quelli delle assi di legno del teatro, portandosi sempre dietro la domanda che ogni volta gli ha fatto scattare la molla: "Ma sei davvero sicuro di riuscirci?"  

  1. Quella domanda che per la prima volta gli rivolse un suo insegnante del liceo a mo' di sberleffo, commentando con scetticismo e ironia i suoi primi tentativi di "scivolare" veloce sulla neve. Dopo quell'episodio, Aleandro tornato a casa in tuta e scarponi da sci, decise che sarebbe diventato uno sciatore. In un solo anno e mezzo, il goffo ragazzino di un tempo, ammutoliva le prese in giro a suon di gare nella Coppa del Mondo cittadino, fino al podio al campionato interregionale, dopo essere partito per ultimo perché privo di punteggio.


Poi la delusione di non essere potuto entrare nella squadra dei Carabinieri perché ancora troppo giovane. "Ma le opportunità sono ovunque. E il destino di Aleandro l'aspettava in un Autogrill. La nuova chance aveva il volto del cantante d'opera Beniamino Gigli. Durante la sosta di un viaggio verso il ritiro del gruppo sportivo, Aleandro compra un cd dedicato al grande tenore".  Fu il colpo di fulmine che lo indirizzo' alla lirica.

Così, a 19 anni, dopo qualche lezione di nascosto, in età avanzata per lo studio della lirica, entra al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dopo aver superato le audizioni su 150 candidati. 

Quando annunciò i brani per le selezioni, come "Nessun dorma", la commissione sorrideva con cinismo e pregiudizio: " Poi è andata come la storia del prof. di liceo con lo sci", sorride ora lui, beffardo. È stata dura. All'inizio Aleandro più che maggiorenne, studiava solfeggi con i bambini di 8 anni; fino ad arrivare nel 2016, laureato in canto lirico a pieni voti e diventare una stella della musica d'opera.

Oggi, la televisione, il web, i media e soprattutto la stragrande maggioranza della società, ci propone, e crea con molta facilità dei miti. Facilmente si ritrovano in cima alla scala grazie all'enorme pubblicità creatasi attorno. Invece, altri, magari davvero talentuosi, devono dapprima lottare con i pregiudizi e il qualunquismo imperante delle persone. La storia di Aleandro insegna che per quanto più dura, la via della determinazione, condotta con passione e sacrificio, porta invece ad una carriera più duratura.

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