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mercoledì 2 agosto 2017

La Quercia delle Checche in Val d'Orcia è il primo monumento green

Il maestoso albero che svetta nelle terre del senese, è ora un monumento sotto la tutela del Mibact. È la prima volta.

In Val d'Orcia, esiste un albero che ha visto molta più storia, se non la stessa di tanti altri palazzi antichi della zona. È la Quercia delle Checche che grazie ai suoi 370 anni, è i primo monumento verde nella storia d'Italia. Sottoposto a tutela perché ritenuto "di particolare interesse pubblico". 

Si è giunti a questo punto, a parte l'importanza della pianta, perché in passato, purtroppo, è stata vittima di atti di vandalismo. Il 15 Agosto 2014 la roverella fu imperdonabilmente ferita. Secondo le testimonianze riportate dalla gente del luogo, "un gruppo di forestieri" fece della Quercia l'oggetto di una sessione di tree climbing. Provocando il distaccamento di uno dei grandi rami, caduto a causa della pressione all'altezza del tronco. Se ne dovette eseguire l'abbattimento. Fu uno shock sia per la comunità locale che per tutti coloro che avevano conosciuto l'albero nel suo splendore. Con quella ferita inferta alla natura, furono feriti tutti gli appassionati della Quercia. Fu una violenza durissima da superare per tutti coloro che amano quella Grande Madre radicata in uno dei paesaggi più suggestivi al mondo. Ne scaturì un ancor più forte sentimento verso il territorio e la sua identità, che ha portato alla tutela della Quercia e a farla diventare una risorsa attiva. Un tassello a favore di altre cause che rientrino nelle azioni di tutela del patrimonio territoriale e culturale della zona.

L'indomani dell'incidente è stato avviato un percorso che in meno di 3 anni ha portato il Ministero dei Beni Culturali a riconoscere la Quercia delle Checche come un bene immobile da sottoporre a tutela. È stata dichiarata "monumento verde", promuovendo anche un nuovo concetto di monumento.

La svolta decisiva si è avuta quando Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario del Mi.B.A.C.T., ha visitato di persona la Quercia e ha preso a cuore la situazione. Un quadro già abbastanza definito grazie all'enorme mobilitazione di tutte le persone che si erano mobilitate per impedire che questo capolavoro naturale andasse a morire. Fu formato addirittura un gruppo Facebook "Sos Quercia delle Checche", che ha portato alla luce il clima di emergenza intorno alla questione della Quercia ferita ed ha catalizzato l'attenzione.

Quel gruppo continua a prendersi cura del Monumento verde ed agisce in modo del tutto volontario. A chi li accusa di occuparsi di una causa poco grave rispondono:"Ci dicono che al mondo ci sono tante cose serie e gravi di cui occuparsi, rispetto alla salute della Quercia. Se dovessimo pensare che c'è sempre una causa più importante al mondo, smetteremmo di occuparci di qualsiasi causa". Il vero nemico del bene non è il male, bensì la pusillanimita'". 

La Quercia delle Checche è per i senesi una Grande Madre, e come lei per secoli ha vegliato su di loro, è pure giusto che ora i suoi figli veglino su di lei.

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