Pubblicità

giovedì 24 agosto 2017

Ripartire dalla via delle lenticchie

È l'oro di Castelluccio: le lenticchie del dopo terremoto. Gli agricoltori nella distesa di Pian Grande affermano:"Il sisma non ha distrutto la nostra forza e la nostra tenacia".

È passato preciso un anno. Intorno ancora tutto parla di distruzione, ma salvata la fioritura si è avuto anche il primo raccolto. Gli agricoltori sono contenti, la ripresa parte da qui. Mentre tutto è farraginoso e lento a sbloccarsi a Castelluccio si ritorna alla vita normale, ai campi ai pascoli, al recupero di un'economia messa a terra dal sisma dell'anno scorso, le cui macerie sono per lo più intonse, transenne e zone rosse dal centro storico di Norcia fino al cuore di Castelluccio.

Comunque la disperazione non è salita fino ai 1400 metri dell'altipiano, diventato famoso proprio per la fioritura dei campi di lenticchie. Gianni Coccia, uno degli agricoltori racconta:"Abbiamo dovuto lottare per tornare qui a seminare, per salire i nostri trattori quando tutti ci dicevano che era impossibile. Ma di questa terra vivono oltre 300 famiglie, ci lavorano da generazioni, ci sono giovani che hanno scelto di restare qui o coltivare le lenticchie invece di andarsene, non potevamo arrenderci. Abbiamo salvato la Fioritura e il raccolto, anche se quest'anno è più scarso del solito, soltanto 3000 quintali, a causa della siccità".

Mentre i media e i politici continuano a sfruttare la situazione e le telecamere, per questo popolo il giorno della rinascita coincide con il giorno della trebbiatura. Proprio il primo giorno della trebbiatura è diventato una data simbolo di resistenza tra borghi con le case crollate, le chiese distrutte, i cumoli di piatre bianche di edifici secolari venuti giù in un soffio in tutta la Valnerina, in questo territorio di confine tra Umbria e Marche, flagellato per mesi dalle scosse incessanti.

Qui tra i disagi e le strade interrotte, nonostante tutto, i turisti sono tornati sull'Altopiano per vedere la fioritura delle lenticchie che colorano le terre di Castelluccio come un arcobaleno. "Una dimostrazione della tenacia degli agricoltori, che non hanno mai voluto abbandonare le loro attività dormendo nei container, e hanno ricostruito stalle e seminato la terra", sottolinea Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti. Indica le trebbiatrici lungo i 700 ettari della distesa. Le persone hanno apprezzato "la produzione d'eccellenza al di là della quantità". Le lenticchie sono un traino per tutta l'economia, per lo più basata sui prodotti tipici di questa zona.

Quando nasce un fiore nasce una speranza, Castelluccio è famosa per le sue pittoresche fioriture di lenticchie. Tante speranze e tanti desideri che uomini di buona volontà stanno piantando per far ripartire la ripresa.

Nessun commento:

Posta un commento