Si trova in provincia di Monza e della Brianza. È uno dei luoghi più terrificanti del nostro Paese, ma è luogo amatissimo da writer, tossici e fotografi.
Ci sono luoghi che incarnano alla lettera le nostre più recondite paure. Quei posti che sembrano essere usciti direttamente dalla scenografia di un film horror. Così è il vecchio manicomio di Mombello a Limbiate.
È decisamente un luogo che incute terrore, è uno dei luoghi più spaventosi d'Italia. Fino all'anno 1978, quando grazie all'attuazione della Legge Basaglia fu chiuso, questa struttura ospitava centinaia di pazienti. Vedendolo ora, pare arrivino ancora le urla delle persone, il grido d'aiuto di malati persi nei meandri della follia umana. Dai finestroni trapela ancora l'inquietudine dell'essere che dall'inizio del '900, avvolgeva un po' tutto. Ma era un luogo vivo, affollato, trafficato da persone, storie, odori e realtà controverse e tangibili. Ora è la sede elettiva di scrittori, tossici e fotografi.
La struttura sanitaria di Mombello fu costruita nel 1872, sono oltre 40 mila metri quadrati di stanze, celle e corridoi. Esse hanno ospitato anche il figlio illegittimo di Mussolini, Benito Albino, morto internato nel 1942. Il manicomio era separato dal comune da un muro di cinta alto due metri e lungo tre chilometri.
Oggi il manicomio di Mombello è un'attrazione turistica e funge da traino anche per le altre bellezze di Limbiate. Arrivati qui, infatti, sono degne di visita pure: Villa Pusteria Crivelli Arconati, sede attuale dell'Istituto Agrario "Luigi Castiglioni" ma che in passato ha ospitato il Re delle Due Sicilie, Ferdinando IV e Napoleone Bonaparte. E poi, c'è Villa Medolago Molinari, costruita tra il 1760 e il 1764, con la sua forma ad "U", tipica delle ville lombarde.
Inoltre per gli amanti di luoghi da brivido, è d'obbligo una visita all'ex PalaSharp di Lampugnano. In passato, tempio della musica e dello sport, è ora abbandonato da 5 anni, l'abbattimento è costantemente rinviato per gli alti costi. È stato rifugio di senzatetto, ma ormai è talmente pericolante da essere stato abbandonato anche da loro.
Facendo visita a questi due luoghi, avrete sicuramente esaurito il vostro tour dell'horror. Quindi non resterà che dedicarvi e disintossicarvi scoprendo le altre, infinite, bellezze di Monza e della Brianza. E il fornito patrimonio culinario.
Ci sono luoghi che fanno paura. Posti che ti chiamano e sembrano volerti afferrare con le voci dal passato. Il vecchio manicomio di Mombello è sicuramente uno di questi. Chissà se gli spiriti che alloggiano ancora in quelle stanze vogliono davvero comunicare qualcosa ai visitatori o chiedere semplicemente rispetto.
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