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giovedì 24 agosto 2017

Ossessione sport per 1 italiano su 3

Un allenamento regolare aiuta a mantenere il benessere fisico e mentale, ma farlo in maniera compulsiva può trasformarsi in una dipendenza patologica.

Una società sempre più salutista o narcisista? Sicuramente gli italiani tengono parecchio alla "cura" del proprio corpo. Ci sono i fissati con la perfezione del corpo, gli abituati alle diete ipocaloriche, i dipendenti da integratori e anabolizzanti. Una lunga varietà di casi che rappresentano il 28% della popolazione. Un italiano su 3 sembra essere ossessionato dallo sport.

L'indagine è stata promossa da Nutrimente Onlus, associazione adibita alla prevenzione e alla conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare, condotta su circa 1200 italiani tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni e realizzata con metodologia WOA (Web Opinion Analisysis).

Sembra che nel nostro Paese, i dilettanti si sentono atleti. I professionisti dello sport si sottopongono quotidianamente ad allenamenti intensi e diete personalizzati che non consentono il minimo sgarro, lo stesso avviene a livello dilettantistico. Alcuni sono un po' fissati con diete e sport. Negli ultimi anni, sempre di più, queste pratiche si sono diffuse anche tra i non professionisti che frequentano le palestre o seguono programmi di allenamento fai da te, aumentando il rischio per la salute fisica e psicologica.

Proprio in questa nuova concezione dello sport si deve cercare la "fonte" del problema. Praticare attività fisica non viene più visto come un semplice hobby, ma come la sola fonte di gratificazione di una persona. I disturbi correlati a questo stile di vita, non sono pochi. Circa il 79% delle persone quando non riesce ad allenarsi va incontro a un intenso malessere psicologico, il 74% invece sviluppa cambiamenti nel tono dell'umore. Vere e proprie crisi d'astinenza. Questi sintomi sono legati non solo alla qualità di attività fisica svolta, ma anche alle conseguenze sulla vita lavorativa, familiare e sociale della persona.

Tali risultati sono stati riportati dal British Journal of Sports Medicine e la psichiatra Sara Bertelli, presidente dell'Associazione Nutrimente Onlus afferma:" Chi vive lo sport in maniera ossessiva tende a stare molto attento al cambiamento del corpo, controllando la propria immagine allo specchio o tramite il tatto, soprattutto dopo ogni allenamento. Dal punto di vista cognitivo ed emotivo, le spie di una dipendenza da sport si possono manifestare in vari modi: il timore di perdere massa muscolare, l'angoscia di non potersi allenare ogni giorno o la vergogna al pensiero di mostrarsi senza vestiti, perché non in linea con un ideale di perfezione".

Un'altra aggravante che si aggiunge alla difficoltà degli esperti nel differenziare la pratica sana da quella potenzialmente dannosa, si aggiunge il fatto che la dipendenza da sport è ben visto dalla società. Ormai accettata come una cosa normale.

Fare attività fisica è una cosa bella perché dovrebbe rilassare mente e corpo e ricongiungere all'armonia, se deve diventare una fonte di preoccupazione, stress e quindi un'ossessione ma chi ve lo fa fare?

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