Una novella coppia del Tajikistan viola la "Legge sulla parsimonia" ed intervengono le Forze dell'Ordine.
In quella parte di mondo, Paesi come la Russia e l'India ci avevano sempre fatto pensare a matrimoni da favola con banchetti e ricevimenti extralusso, mentre più a sud, nel Tajikistan è in vigore una legge per limitare gli sprechi a matrimoni e cerimonie.
Già dieci anni fa, il Governo di Dushanbe aveva proclamato per legge: "Niente sfarzo, siamo Tajiki". Invece, i suoi cittadini hanno continuato a dilapidare interi patrimoni e a indebitarsi per offrire banchetti luculliani ai propri invitati. La cifra media è quella dei cento ospiti a festa, mai al di sotto, sia che si tratti di matrimoni, funerali e altre ricorrenze. Il Governo quindi si è visto costretto ad inasprire la cosiddetta "Legge sulla parsimonia".
Le prime malcapitate vittime della nuova ordinanza, sono stati una coppia di sposini di Kulob, nel Sud del Paese. A casa di Zaidullo Khudojorov stavano già gustando le pietanze al banchetto nuziale della figlia maggiore, quando la polizia ha fatto irruzione e ha confiscato la maggior parte del cibo per poi distribuirlo ai pazienti di un vicino ospedale psichiatrico.
Uno degli agenti ha poi riportato: "Abbiamo prevenuto una violazione della legge nel nostro villaggio. La famiglia aveva preparato una quantità dispendiosa di cibo, come focacce e halva (dolci)".
Insomma, dura lex sed lex, e Khudojorov, il 44 enne papà della sposa e altri sei figli, che si mantiene con lavori saltuari e gli ortaggi che produce nell'orto, ha pure ringraziato i gendarmi per avergli così risparmiato una multa salatissima.
Il Tajikistan non è una nazione particolarmente facoltosa, lo stipendio medio di un dipendente pubblico si aggira sui 125 dollari mensili, mentre le nuove norme prevedono ammende oltre i 3 mila euro per i trasgressori e fino a circa 4 mila euro per i recidivi. Alla fine i poliziotti li hanno davvero "graziati".
Tradizione vuole, che in quel Paese i ricevimenti per matrimoni e gli anniversari di famiglia potevano durare anche diversi giorni. Per sfamare le centinaia di ospiti, il più delle persone finivano con l'indebitarsi fino al collo. Nel 2007 il Presidente Emomoli Rahman, ha approvato la "Legge sulla parsimonia", mettendo sui banchetti un "tetto" di massimo 150 ospiti e di 3 ore di durata e la concessione di una sola portata.
I nuovi inasprimenti riguardano nuovi divieti e nuove sanzioni, tra cui: l'abolizione di celebrazioni di suffragio negli anniversari della morte e niente più feste per il primo taglio di capelli o la circoncisione. Casomai i genitori sono invitati ad aprire un conto corrente in banca a nome del neonato.
Sicuramente gli sposini, i loro ospiti, parenti, vicini e quant'altri sono rimasti con il "piatto" in sospeso, hanno imparato la lezione. Condivisibile poi, anche la scelta di donare il superfluo all'ospedale vicino. Condivisibile il suggerimento di spendere poco per delle feste di cui, in effetti, non si può con certezza, prevederne l'esito.
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