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martedì 17 ottobre 2017

Urban Nature: le città hanno bisogno di verde

Ci vuole un albero, o forse più di uno per rendere più vivibili le città. Esclusa Matera, la città più green d'Italia, il resto dei grandi agglomerati urbani è ancora lontano dalla quantità di verde necessaria pro capite.

"Ci vuole un albero" per vivere meglio. Soprattutto nelle città italiane. Ma visto che siamo ancora molto lontani, il Wwf lancia l'iniziativa: "C'è ancora molto da fare per rendere vivibili le nostre metropoli". 

Seppure, disseminati qua e là, ce ne sono diversi sparsi nelle zone urbane. Sono più alti di noi, vivono al nostro fianco, sfoggiano enormi chiome verdi, ma spesso passano inosservati, tanto da dimenticarci quanto siano preziosi. Invece, gli alberi nelle città hanno un valore inestimabile.

Lo ribadisce uno studio condotto da un team internazionale, a cui ha partecipato anche il professore Sergio Ulgiati dell'Università di Napoli, secondo cui gli alberi urbani valgono 1,2 milioni di dollari per chilometri quadrato. Una fonte di vantaggio non solo per ossigenare e decorare, ma un vero e proprio pacchetto benessere composto da servizi "ecosistemici" che apportano benefici, eppure si continua a considerarli un costo e non una risorsa.

Le previsioni europee indicano che entro il 2050, il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, ma in quelle stesse aree urbane i piani per aumentare la quantità di verde, vanno a rilento. E l'Italia si appaia al meglio a questo poco onorevole trend. L'Istat rivela che ogni italiano ha a disposizione, in media, 31 metri quadrati di verde urbano, ma nelle metropoli italiane lo spazio dedicato alla natura è inferiore a 20 metri quadrati e ci sono perfino una ventina di città che non raggiungono la soglia dei 9 metri obbligatori per legge.

La più "green" delle rappresentati italiane, è Matera, mentre Milano e Roma, seppur si classificano ai primi posti per quantità di alberi, sono rispettivamente al 73° e 74° nella lista pro capite. Ovvero, la proporzione tra numero di cittadini e verde presente è ancora ben lontana dall'essere soddisfatta.

Il Wwf e altre associazioni propongono di adottare una strategia per riportare al centro natura e biodiversità cittadina. Perché gli alberi offrono quotidianamente una serie di servizi ecosistemici, quali: la regolazione del microclima, la rimozione degli inquinanti atmosferici, l'assorbimento del carbonio, i beni di consumo, l'aumento del valore immobiliare o della conservazione dell'ecosistema.

La presidente Donatella Bianchi, aggiunge: "Una siepe o il balcone in fiore di una casa possono ospitare insetti per l'impollinazione, un polmone verde può essere casa di pipistrelli mangia zanzare: ogni cosa s'incastra, se investiamo sulle funzioni della natura".

E investire in alberi sarebbe davvero una bella assicurazione per il futuro. Un futuro rigoglioso di benefici e speranze, finalmente verde!

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