Grazie alla psilocibina usata con successo su pazienti che non rispondevano al trattamento convenzionale.
È il male del secolo che colpisce circa 6 milioni di persone all'anno. Con dispendi umani ed economici non da poco. Ora una nuova risposta per contrastare la depressione viene dalla natura. Alcune settimane dopo l'inizio del "nuovo trattamento", grazie a una sorta di "reset" dell'attività cerebrale, i sintomi della depressione erano ridotti. Un ottimo risultato considerando, che è stato ottenuto non attraverso un innovativo farmaco, ma usando il principio attivo dei "funghi allucinogeni", la psilocibina.
Questi sono i sorprendenti risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell'Imperial College di Londra, in cui hanno usato il composto psicoattivo che si trova naturalmente nei funghi magici per trattare un piccolo numero di pazienti con depressione, in cui il trattamento convenzionale era fallito.
La ricerca è stata pubblicats sulla rivista Scientific Reports, e gli studiosi descrivono i benefici riferiti da 20 pazienti a cui sono state somministrate due dosi di psilocibina ( 10 mg e 25 mg), la seconda una settimana dopo la prima.
A sorpresa, i pazienti sperimentali hanno riferito sintomi migliorati fino a 5 settimane dopo il trattamento. Stando ai risultati il "composto psichelelico" può effettivamente reimpostare l'attività dei circuiti chiave del cervello che svolgono un ruolo importante nella depressione.
Inoltre, il confronto tra le immagini della risonanza magnetica dei cervelli dei pazienti prima, e un giorno dopo l'inizio della cura ha rivelato cambiamenti nell'attività cerebrale che sono stati associati a rivoluzioni significative e durature dei sintomi depressivi. Gli autori notano che i risultati iniziali della terapia sperimentale sono sì emozionati ma limitati dalla piccola dimensione del campione, così come dall'assenza di un gruppo di controllo.
Robin Corhart- Harris, responsabile dello studio aggiunge: " Lo studio ha mostrato per la prima volta chiari cambiamenti nell'attività cerebrale in persone depresse trattate con psilocibina. Alcuni dei nostri pazienti hanno descritto la sensazione di essersi "resettati" dopo il trattamento e spesso usavano questa analogia con il linguaggio dei computer perché quello che provavano e che il loro cervello fosse stato "deframmentato e riavviato" pronto a nuova vita".
Anche se tratta dal principio attivo dei "funghi allucinogeni", ben venga questa nuova scoperta che può aiutare nella lotta alla depressione: soprattutto perché i risultati positivi riscontrati (dopo il trattamento), sono realtà e non allucinazioni.
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