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martedì 28 gennaio 2020

A Sant'Antimo i genitori chiedono classi divise per ricchi e poveri


Agghiacciante richiesta di alcuni genitori degli alunni dell'Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi. Hanno chiesto di formare le classi in base al censo, dividendo i figli dei professionisti da quelli degli operai. Per loro, una precauzione per evitare che "prendano cattive abitudini".

Siamo nel 2020 ed è a dir poco agghiacciante che alcuni genitori chiedano alla dirigenza scolastica di formare le classi in base alla ricchezza, dividendo i figli dei professionisti da quelli degli operai. Per evitare che i bambini prendano cattive abitudini.

Anzi, che "prendino", perché a rendere ancora più ridicola questa storia c'è una manciata di latinorum: di congiuntivi usati per darsi un tono ma regolarmente sbagliati.

A portare alla luce questa assurda pretesa è il dirigente dell'Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, che ha pubblicato un post sulla pagina ufficiale della scuola.

"Prima qualche genitore, poi addirittura qualche docente che viene a esprimere la necessità di formare classi scelte sulla base del censo per proteggere i figli dei professionisti dal mondo là fuori,  fatto anche di figli d'operai. Io li ascolto tutti con educazione e attenzione, notando pattern ricorrenti nel loro linguaggio: "Abbiamo paura che i nostri figli prendino cattive abitudini", dice uno, "Vogliamo che i nostri figli seguino le nostre orme" dice un altro. Ascolto, ascolto e mi rendo conto che il limite della mia pazienza coincide con i limiti nell'uso del congiuntivo dei miei saccenti e classisti interlocutori".

Davvero è tutto molto ridicolo, agghiacciante, solo l'ignoranza, quella vera, può far parlare così, alcuni genitori.

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