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mercoledì 15 gennaio 2020

Joy Milne: la donna che riconosce il Parkinson dall'odore


Un'ex infermiera britannica si è rivelata particolarmente importante per la diagnosi precoce del Parkinson. Lei ha una dote eccezionale: l'olfatto. Ed ora è oggetto di studio dall'Istituto di Biotecnologie di Manchester per una ricerca sul Parkinson.

A volte una malattia può diventare una dote. È il caso della ipersomia, una spiccata sensibilità del naso nel riconoscere in anticipo le malattie, che è la particolare abilità  di Joy Milne.

Lei riesce a riconoscere il Parkinson. Quindi può essere particolarmente utile per la diagnosi precoce  e rappresenta un grande aiuto per medici ad identificarlo più facilmente in modo da tenerlo sotto controllo con adeguate terapie.

Questa particolare dote dell'ex infermiera è materia di studio all'Istituto di Biotecnologie di Manchester e verte proprio sulla possibilità di identificare e riconoscere le malattie grazie all'odore, in particolare il Parkinson dall'odore della pelle.

Joy Milne, scoprì, casualmente questa dua fote, circa 10 anni fa.  La donna si era resa conto di sentire un odore particolare, simile a quello del muschio, prima che al marito venisse diagnosticato il Parkinson. Lavorando poi come infermiera in ospedale si accorse che anche altri pazienti avevano lo stesso odore di suo marito.

Inoltre, secondo la signora Milne, anche altre malattie hanno un odore specifico, per esempio, i malati di Alzheimer hanno un odore simile al pane di segale, i diabetici di smalto pet unghie e le persone affette da tumore di funghi.

Grazie alle sue qualità olfattive, alla donna è stata offerta una collaborazione con i ricercatori dell'Istituto di Biotecnologie di Manchester, per cercare di individuare l'odore tipico del Parkinson.

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