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martedì 14 gennaio 2020

"Villaggio Alzheimer", in Italia due paesini che ridanno libertà ai malati


Sono due in Italia, i paesini pensati per lasciare più indipendenza e autonomia ai malati. Riscontrato un rallentamento del decadimento cognitivo.

Nel nostro Paese, sono tante le persone affette dal "Morbo di Alzheimer". Spesso chi ne viene colpito, viene seguito soprattutto dalle famiglie, diverse strutture private o pubbliche, anche abbastanza esose (dal punto di vista economico), ma poche quelle davvero specializzate o capici di seguire al meglio, il decorso di una malattia, di per sé progressiva; che non ammette margini di miglioramento.

Una bella risposta al  problema viene da due realtà italiane: il Paese Ritrovato a Monza e Villaggio Emanuele a Roma. Due paesini che sono principalmente due esempi di una nuova modalità assistenziale per le persone che soffrono di lieve e moderata forma di demenza, che non sono costrette a rimanere in assistenza a casa di un parente e in RSA, ma che in queste strutture possono mantenere  la loro autonomia, soggiornando in un piccolo villaggio ricreato a posta per loro e per altri malati.

Il paese conta le normali attività che presentano ogni paese normali,  ci sono: bar, cinema, orto, parrucchiere, casette,chiese, giardinetti, panchine, qualche negozietto, la sensazione di non essere rinchiusi.

Ciò che rende unici questi luoghi,  è la sensazione di non essere rinchiusi ma di trovarsi in un piccolo paese, in cui si possono muovere in tutta sicurezza e comodità sempre supportati dal personale medico ed infermieristico.

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