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mercoledì 29 gennaio 2020

Mettere la gentilezza nel curriculum, così migliorano lavoro e aziende


Un sorriso non solo raddrizza la giornata,  ma con i colleghi aumenta anche la produttività.

Il grigio mondo del lavoro può essere colorato dalla gentilezza. Ad esempio, portare il caffè ad un collega, sorridere al mattino quando si arriva in ufficio, dare una mano a concludere un documento urgente: sono gesti semplici e gentili che possono migliorare la qualità della vita in azienda.

Un'indagine InfoJobs, condotta a Dicembre 2018 su un campione di 1350 rispondenti, rivela che aumentano gli italiani che vedono nella gentilezza una buona abitudine da sviluppare anche nell'ambiente lavorativo.

Secondo il 78% degli intervistati la gentilezza dovrebbe far parte delle soft skill di chi cerca un impiego, mentre il 96% migliora anche la produttività, basta anche un semplice sorriso, che vale più di tanti discorsi e sprona a dare il meglio di sé.

Poter lavorare con un cspo illuminato può essere infatti un valore aggiunto può fare la differenza per il 53% degli intervistati perché contribuisce a creare un clima di lavoro più sereno che permette di ottenere il massimo dalle persone che si sentono più responsabilizzate.

La gentilezza è vista come un punto di forza (60%) e non di debolezza e come un alimento imprescindibile al lavoro (24%); soltanto per il 2% è visto come una debolezza o una tattica volta ad ottenere qualcosa (9%).

Benché questa qualità rappresenti un valore aggiunto in ambito professionale non sempre è però possibile attuarla. Tra i principali ostacoli  sono indicati lo stress e i ritmi frenetici (43%), seguiti dalla competitività (27%) e dalla routine (21%).

Ma per il 28% non c'è nemico che tenga: non bisogna mai perdere l'occasione per essere gentili e migliorare le proprie qualità di vita e quella del prossimo.

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