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giovedì 16 gennaio 2020

Posto all'Anagrafe: tutti bocciati!


Ad Agnadello si presentano in 30 per il concorso per lavorare all'anagrafe. Tutti bocciati poiché non c'era uno che sapesse cosa fosse il Parlamento o il Capo dello Stato.

Volevano lavorare per lo Stato, ma nessuno dei 30 candidati sapeva le nozioni base che riguardano lo "Stato in cui vivono".

Così, ad Agnadello (Cremona), dei tanti partecipanti al concorso per un posto da impiegato all'Anagrafe del Comune, non è stato promosso nessuno. Tutto da rifare.

Il fatto risale al 30 Dicembre, su 58 richieste, se ne sono presentati 30, e nessuno assunto. I candidati si sono giustificati dicendo che le domande erano troppo difficili e particolarmente severe anche per il sistema di calcolo.

Per passare all'orale servivano 21 punti su 30. I criteri scelti dalla commissione esaminatrice, presieduta dal segretario comunale Massimo Liverani Minzoni, prevedevano un punto per la risposta esatta; - un punto per le risposte errate e 0,5 per le risposte ammesse.

Invece, secondo il sindaco Stefano Samarati ritiene che le domande a risposta multipla fossero "semplici", la maggior parte a livello del Diritto che si studia in terza superiore.

Più che di severità nei criteri di giudizi si è trattato di impreparazione da parte dei candidati. Per esrmpio, i candidati non sapevano cosa fosse il Parlamento, la Camera dei Deputati o chi fosse il Capo dello Stato.

Rimane l'amarezza, sia perché  il posto in Anagrafe resta vacante, sia (e soprattutto) per l'ignoranza dilagante.


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