Pubblicità

lunedì 26 giugno 2017

All'asta la casa di un disabile: la compra e giela restituisce

Arriva da Livorno il gesto di solidarietà di un anonimo che non vuole che il suo nome venga reso pubblico.

"Il bene si fa senza pubblicità". Per fortuna c'è ancora gente che come lui, lo fa e anche senza tornaconto di immagine personale. Il benefattore in questione non ama i riflettori e non vuole nemmeno il auo nome sui giornali:"Perché quando si fa del bene lo si fa e basta, senza pubblicità, senza altri fini, come un imperativo categorico". Così afferma a chi lo addita già come un mecenate.

Eppure, lui una buona azione l'ha davvero fatta. Letta la notizia di un disabile, la cui pensione ammonta a 257 euro al mese, che ha perso il lavoro e impossibilitato quindiba pagare il mutuo della casa, ha visto sottrarsi pure questa. E come se non bastasse, a causa del forte dispiacere è stato pure colpito da ictus. Il benefattore segreto rimasto profondamente scosso da questa notizia, ha chiamato il sindaco Filippo Nogerin e si è fatto mettere in contatto con il fratello del disabile per annunciargli che lui avrebbe comprato quella casa messa all'asta giudiziaria per ridarla allo sfortunato signore, che potrà quindi viverci senza pagare una lira d'affitto.

Ha fatto solo sapere ai familiari:"Se un domani vorrà riacquistarla di nuovo la riavrà al prezzo che l'ho pagata io, altrimenti può restarci a vita". Con questo gesto l'anonimo benefattore di Livorno restituisce un po' di felicità e serenità ad Alessandro D'Oriano, 46enne disabile al 75%, prima di essere colpito da un ictus e ora ricoverato in riabilitazione all'ospedale di Volterra.

La notizia è stata prontamente ripresa da Qui Livorno e in pochissimo tempo ha fatto il giro della città per poi balzare sulla cronaca nazionale. D'altronde oggi giorno è davvero raro imbattersi in notizie del genere. È più facile che come il triste inizio di questa storia, chi ha difficoltà o problemi venga più spesso emerginato o degradato o dimenticati.

L'epilogo invece è stato positivo. "Ho conosciuto di persona il benefattore, è un uomo sensibile, ero presente quando ha acquistato all'asta la casa del mio cliente, è rimasto colpito dalla storia di Alessandro D'Oriano, che oltretutto, ha perso il lavoro ingiustamente e per questo abbiamo fatto causa, e ha voluto fare qualcosa di importante per lui. È completamente disinteressato, non ha secondi scopi senon quello di dare una mano ad Alessandro". Dichiara l'avvocato Francesco Tanzini. Sulla stessa onda di pensiero parla il sindaco della città Filippo Nogerin che conferma di aver ricevuto la telefonata del benefattore.

Tutto è bene quel che finisce bene. Quando il fratello Francesco ha dato la buona novella ad Alessandro,:"L'ho visto sorridere ed era tanto che non accadeva. È una cosa straordinaria. Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto".

Ora tutti si stringono attorno a questo "signore sfortunato" di Livorno augurandogli che possa vincere anche le due ultime battaglie. Sconfiggere l'ictus e battersi davanti alla giustizia per riavere il lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento