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lunedì 5 giugno 2017

Studiare in chat fa bene agli adolescenti


Una ricerca rivela che lo studiare in gruppo su Whatsapp:" fa bene ai teenager".

Lo studio è stato condotto in Israele e per buona pace dei genitori che mal sopportano i figli che scribacchiano al telefonino pure durante le ore di studio, dimostra che in realtà la chat sugli adolescenti ha degli effetti benefici soprattutto se poi appartengono alla stessa classe. I ragazzi non si sentono giudicati e si abbattono le divisioni che si creano durante le lezioni. I ragazzi si sentono più liberi, si possono esprimere in più modi e con più creatività di quanto non possono fare in altri ambiti. L'indagine è stata condotta da Arie Kizel dell'Università israeliana di Haifa e pubblicato su AI & Society: Journal of Knowledge, Culture and Communication. Il metodo preferito dai giovani è soprattutto Whatsapp, la chat utilizzata da circa 1,2 miliardi di persone nel mondo. Secondo i risultati di questa ricerca l'applicazione fornisce ai giovani modi diversi ed informali di comunicazione ed è stata seguita sulle impressioni di un gruppo di volontari fra i 14 e i 17 anni, delimitandone però un limite per la piena dimostrabilita' dell'indagine. Rappresentando comunque uno spunto per il dibattito circa l'ambiente digitale dove sempre più spesso, i giovani si trovano a dover operare. Nel caso di Whatsapp, i ragazzi hanno spiegato di "sentire" rispetto per il linguaggio usato su tale applicazione. In modo specifico nelle situazioni in cui la chiacchierata avviene nei gruppi, come spiega Arie Kizeli:" Queste conversazioni avvengono grazie alla fiducia che c'è fra i componenti e questo aumenta la possibilità di sentirsi in contatto". Dopo le loro opinioni, ai volontari è stato chiesto di esaminare estratti acquisiti dal gruppo Whatsapp della propria classe, un alunno rivela:"Su Whatsapp sento di non essere giudicato, in particolare perché non c'è alcun contatto fisico o visivo, solo parole e simboli. In questo modo sento più intimità e sicurezza. Mi espongo di più ma senza imbarazzo, forse perché non vedo le reazioni fisice degli altri partecipanti". A volte, capita che l'ambiente scolastico divida le classi in gruppi fissi e amicizie privilegiate, stabilite magari in base all'appartenenza a gruppi socioeconomici o ad altri fattori; i gruppi dell'applicazione controllata da Facebook rompono queste divisioni trasformando la classe in un'unica entità omogenea, a tal proposito, un altro alunno dichiara:"Whatsapp abbatte i muri che costruiamo fra i banchi, è come fare esercizio di class building". Quindi un punto segnato a favore degli adolescenti, in quanto, non sempre le applicazioni di messaggistica o i social network producono effetti negativi:nella realtà dei piccoli gruppi, come in questo studio, quando si sovrappongono alle classi, possono funzionare da elementi di rimescolamento sociale, di forte collante e di spunti per esprimere la propria creatività.

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