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giovedì 22 giugno 2017

Non chiamatele fast food!

La catena America Graffiti si ispira agli anni '50, consiste in trattorie dove si mangia all'americana.

Metti la passione per il rock and roll e i mitici anni di Elvis, aggiungi la creatività e la buona cucina italiana ed ecco la ricetta di America Graffiti. Questa catena di ristoranti è nata nel 2008 dall'idea del cuoco romagnolo Riccardo La Corte. A lui l'idea di un viaggo negli Usa degli anni '50, interpretato secondo il gusto italiano.

In meno di dieci anni dall'apertura, del primo locale, la catena nata dalla passione del fondatore per la cultura rockabilly, le luci di Las Vegas e le interminabili highways americane è arrivata a contare 1200 dipendenti e 63 locali, di cui 10 a gestione diretta. I ristoranti sono concentrati per lo più nel Centro-Nord Italia, ma è di facile previsione l'ulteriore espansione della catena anche al Sud.

Nel 2016 i locali ispirati ai tipici diner statunitensi hanno accolto oltre cinque milioni di clienti per un fatturato aggregato di 70 milioni di euro, che l'azienda stima di far crescere ulteriormente nell'anno in corso.
Fabio La Corte, fratello del fondatore e co-amministratore delegato della società svela il segreto:"Aver saputo dare il giusto sapore alla "gastro experience" del nostro cliente. Chi viene nei nostri locali si ritrova catapultato negli anni '50 americani, in un ambiente molto caratteristico e con un menù che incontra i gusti di giovani e meno giovani. Con una particolarità:abbiamo reinterpretato la cucina Usa in chiave italiana. Un matrimonio che ha portato sui menù di America Graffiti, accanto ai cavalli di battaglia a stelle e strisce, proposte particolari. Come le chili-telle, tagliatelle della tradizione romagnola condite con il chili: un mix che è piaciuto al pubblico. O il Tuscany burger, un hamburger realizzato con carne al 100% italiana. Il resto del menù spazia dal mega burger ai piatti tex mex fino ai dessert tipici statunitensi, e prevede anche proposte per vegetariani, vegani e gluten free, a prezzi accessibili. Siamo partiti da un'attività di famiglia, il ristorante di mio fratello, che è cuoco, e di sua moglie, e abbiamo cercato di mantenere questa impostazione anche quando siamo cresciuti, sottolinea l'ad. Non siamo un fast food ma un ristorante-trattoria, nei nostri locali cuciniamo. Con l'obiettivo di crescere ancora:America Graffiti Franchising, la società capogruppo titolare dei marchi America Graffiti e American Gee!, insegna destinata allo sviluppo estero, punta infatti a espandersi in nuovi mercati. Spiega Fabio La Corte: vogliamo arrivare a 70 locali in Italia entro la fine dell'anno e abbiamo già avviato lo studio di nuove location in Austria e nel Sud della Germania, dove potremmo sbarcare nella primavera del 2018".

Sarà che le atmosfere americane degli anni '50 che ci ha fatto conoscere l'indimenticabile serie tv "Happy Days" è rimasto nel cuore di tutti, America Graffiti da l'opportunità di tuffarsi in questo passato.

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