Ottomila copie distribuite ai clochard della Capitale per sapere dove mangiare, dormire e lavarsi a Roma.
È la bussola dei senzatetto per orientarsi nei frenetici e distratti ritmi di vita della Capitale. Nota ormai come la "Guida Michelin dei poveri" è un utile libello che indica ai più bisognosi dove poter mangiare, dormire e lavarsi in città.
Da ben 28 anni, la Comunità di Sant'Egidio storica presenza spirituale e assistenziale con sede a Trastevere e varie "filiali" sparse per il mondo, opera in questo campo e puntualmente, in questo periodo, pubblica il suo vademecum d'aiuto indirizzato a chi versa in estreme condizioni di indigenza.
Il volume si compone in 253 pagine, divise in 14 sezioni. In esso sono contenuti ben 564 indirizzi con l'indicazione di 41 mense, 47 centri stabili con posti letto, 27 servizi di doccia, 39 centri di cura, 166 centri di ascolto di cui 98 centri parrocchiali, 10 telefoni d'aiuto, 32 comunità per alcolisti e tossicodipendenti, 7 asili per bambini stranieri, 4 centri di assistenza per detenuti e 9 di sostegno, 11 centri per donne vittime di tratta, 19 servizi contro il gioco d'azzardo, 24 scuole di italiano per stranieri, 5 corsi di formazione per mediatori culturali.
Un elenco dettagliato di indirizzi dove trovare porte sempre aperte per i momenti di difficoltà. D'altronde i dati parlano di numeri allucinanti. A Roma esiste una città nella città che ha bisogno di un supporto, sono circa 7500 le persone che vivono in strada o alloggi di fortuna, e di esse, quasi la metà, dorme all'aperto; mentre almeno 2000 cercano riposo in rifugi abbandonati o abusivi. E la situazione peggiora con l'arrivo del freddo.
E così mentre la politica segue il duo lento percorso la Comunità di Sant'Egidio cerca di rispondere attivamente alle esigenze dei più emarginati ed è per questo che è stata ideata la Guida Michelin dei poveri.
Un opuscolo doveroso nato per far fronte al continuo e sempre in crescita bisogno d'aiuto. Basti pensare che nel 2017 sono state distribuite 5 tonnellate di prodotti alimentari, 3 tonnellate di vestiti, 21 mila coperte e sacchi a pelo, 12 mila prodotti per l'igiene, 40 mila pacchi alimentari presso i centri, 80mila cene alla mensa della Comunità di Sant'Egidio e 120 milain strada, tutto coordinato e reso possibile dall'importante impegno di oltre 5.200 volontari.
Ma l'assicurazione per qualche notte di un pasto caldo e di un tetto sulla testa non è sufficiente. Il vero obiettivo della solidarietà è quello di garantire una vera e propria famiglia magari, resa possibile da un percorso di assistenza e reintegro nella società. Una tappa fondamentale affinché le persone assistite nel percorso di emancipazione della strada riescono ad essere reintegrate e a svolgere un ruolo attivo.
Come tutti i percorsi che la vita, spesso, ci obbliga a seguire, non sarà facile. Ma nessuna strada se percorsa in compagnia e con valide indicazioni non deve far paura. Potrà essere lunga, ma costellata di tanti bei momenti.
Nessun commento:
Posta un commento