A Roma. È successo a un gruppo di ragazze che hanno pranzato in un ristorante giapponese nel quartiere Parioli.
La bomba l'ha lanciata Elisa Barbolini, biologa di Sassuolo, nonché una delle protagoniste della vicenda. Appena ritornata a casa, amareggiata si è sfogata sui social e la sconcertante notizia è diventata virale.
L'increscioso episodio è accaduto nel ristorante "Jinja", di Roma. Tre ragazze ed un loro amico hanno pranzato amabilmente in compagnia, ridendo e scherzando tra sushi e sashimi. Consumato il pasto, come di consuetudine, hanno chiesto il conto. Ma sullo scontrino che si sono viste recapitare è apparsa la poco delicata intestazione "Tavolo 86-ciccione".
Elena B. racconta: "Eravamo a pranzo, tre ragazze con un nostro amico quando abbiamo chiesto il conto tramite il tablet posizionato sul tavolo: poco dopo ci è stato consegnato questo scontrino con l'indicazione di "ciccione". Inizialmente ci abbiamo riso un po' sopra. Ma quando siamo andati alla cassa abbiamo chiesto spiegazioni e la persona che era lì in quel momento non ci ha detto nulla: ha preso quel foglio di carta che era un pre-scontrino e lo ha accartocciato davanti a noi. Nessun pentimento solo si sono affrettati a fare lo scontrino fiscale per toglierci questo dalle mani".
Alle richieste di spiegazioni dell'amico, l'operatore prima ha ridacchiato, poi il direttore del ristorante ha chiarito che "ciccione" è l'epiteto con cui viene indicato il cameriere del locale che li ha serviti.
Resta il fatto che il tavolo 86, quello del malcapitato gruppetto, in realtà è stato servito da più di un cameriere. Non sono arrivate scuse né ufficiali, né ufficiose e l'operatore che ha "etichettato" il tavolo non si è proprio fatto vedere per dare delucidazioni.
Alla ragazza non è rimasto altro che recensire il ristorante su TripAdvisor, dove ha scritto una recensione memorabile, almeno per "Jinja", con tanto di foto. Il giudizio fa così: "Bodyshaming (prendere in giro il corpo delle persone) ne abbiamo! ".
Non sapremo mai come si mangia a quel ristorante, ma di sicuro il servizio e la dirigenza fanno davvero pena. Come minimo mancano d'educazione e visto che si sono trincerati nel silenzio anche di ironia.
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