Riccardo e Piergiovanni Di Carlo, 20 e 18 anni, persero i genitori l'anno scorso nella tragedia di Rigopiano. Riaprono la pizzeria di famiglia nel giorno in cui il padre avrebbe compiuto 50 anni.
A Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, la strada della rinascita per la "famiglia" Di Carlo si percorre sulle orme lasciate dai genitori. Riccardo e Piergiovanni Di Carlo, 20 e 18 anni, sono ripartiti riaprendo la pizzeria di famiglia.
Un anno fa la tremenda tragedia di Rigopiano, quando una valanga travolse e distrusse la struttura del Resort di lusso vicino Farindola, portò con sé, sommergendole di neve e detriti 29 persone. Tra quelle vite brutalmente falciate c'erano pure Nadia Ancconciamessa, 47 anni, e Sebastiano Di Carlo, 49.
La coppia, 5 anni prima aveva aperto proprio a Loreto Aprutino una pizzeria. E proprio oggi 19 Dicembre, Sebastiano avrebbe compiuto il 50° compleanno. Proprio oggi, i loro due figli maggiori Riccardo e Piergiovanni hanno deciso di inaugurare la loro nuova gestione del locale.
Ad accogliere i primi ospiti, con loro ci sarà anche il fratellino Edoardo, 9 anni che in quella tragedia fu tra i pochi ad essere estratto vivo. Una motivazione in più che ha spinto i due giovani orfani a reagire e ricominciare, poiché all'improvviso hanno perso i genitori e si sono visti costretti a reinventarsi anche nel ruolo di madre e di padre del loro fratellino.
In verità,d'allora, non sono mai stati soli soli. Tutto il paese li ha circondati in un abbraccio d'affetto e solidarietà, aiutandoli pure economicamente e nella gestione delle pratiche burocratiche per riaprire la pizzeria.
Una staffetta di aiuto che continuerà pure dopo l'apertura ufficiale del locale. Poiché i fratelli Di Carlo sono contemporaneamente impegnati nello studio: il primo con l'università e il secondo alle superiori.
In pizzeria gli daranno sicuramente una mano le zie Laila e Simona Di Carlo. L'inaugurazione ufficiale è prevista per oggi alle 18. Un'occasione anche per ricordare le altre due vittime di Loreto, Pieto Di Pietro e sua moglie Barbara Nobili. Mentre papà Sebastiano sarà ricordato con un video.
Quella tremenda valanga che il 18 Gennaio scorso ha falciato la vita fisica e i sogni di quelle 29 vittime, non è riuscita però ad impedire alle vittime di Rigopiano di vegliare e suggerire un cammino di speranza per tutti i cari rimasti qui a pensarli.
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