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lunedì 18 dicembre 2017

Dona 500 mila euro ai bambini malati prima di morire

A Bologna. Marisa Baldacci, originaria di Imola, ha deciso di donare tramite lascito testamentario 500mila euro al reparto di oncoematologia  pediatrica del Sant'Orsola di Bologna.

Capita raramente, ma le sfumature di nero si possono trasformare in tonalità di rosa. Il colore della speranza, della fiducia di poter avere ancora possibilità in un futuro. Così sono i colori di questa storia. Una signora imolese, Maria Baldacci, posta davanti alla triste realtà della sua prossima morte, ha deciso di devolvere 500mila euro al reparto di oncoematologia pediatrica del Sant'Orsola di Bologna. Per lei non c'era speranza e con questo gesto ne ha voluto infondere un po' ai piccoli pazienti del nosocomio.

La cifra servirà infatti a finanziare il rinnovo di una convenzione fra l'associazione genitori ematologia oncologica pediatrica( Ageop) e il laboratorio di ricerca e diagnostica oncoematologica del policlinico. Quando ha dovuto redarre il suo testamento, la generosa signora ha chiesto consiglio alle suore di Santa Teresa che si sono proferite in favore a quest'associazione a cui devolvere il patrimonio.

La scelta è stata quindi Ageop, una Onlus già convenzionata con l'ospedale, che opera nel quarto e quinto piano del padiglione di pediatria. Un ricercatore spiega: "Qui ci sono mezzi e tecnologie all'avanguardia che permettono di diagnosticare il tipo di leucemia in un massimo di tre giorni, per poter studiare la terapia più adatta, fino alla soluzione di trapianto del midollo osseo. Senza quelle strumentazioni dovremmo esternalizzare parti delle analisi e per una diagnosi completa potrebbero volerci due mesi". Mentre l'Onlus Ageop finanzia i progetti di ricerca e i ricercatori stessi, che in seguito possono ambire ad essere assunti dall'azienda ospedaliera tramite un bando.

Andrea Pession, direttore dell'Unità operativa di Pediatria del policlinico, aggiunge: " La ricerca clinica come quella che viene portata avanti nel nostro laboratorio in oncoematologia pediatrica, è un ponte tra la scienza di base e la salute degli esseri umani. Ci sono pochi investimenti pubblici verso questo tipo di ricerca perché è difficile comprendere le sue immediate implicazioni nella pratica clinica".

È bene ricordare che l'associazione ogni giorno ospita tra i 110 e i 130 bambini e che il reparto è noto come un posto all'avanguardia. Lì tutti sono mossi dall' obiettivo di far accedere il maggior numero di bambini possibile alle migliori cure possibili. Ora grazie all'esempio e alla donazione della signora Baldacci, questa meta sarà più raggiungibile.


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