È il computer più piccolo del mondo. Presentato di recente alla conferenza annuale della società informatica. Funziona con la blockchain e "potrà essere inserito in qualsiasi device da qui a 5 anni".
Già è un po' difficile vederlo, figuriamoci come sarà poi usarlo...L'Ibm Tink 2018 ha presentato alla conferenza annuale della società di Armonk il computer più piccolo al mondo. Infatti, il minicomputer Ibm è grande come un granello di sale, ma funziona con la blockchain permettendo di tenere traccia degli spostamenti del device ed è in grado di eseguire compiti basici dell'IA, può quindi monitare, analizzare e raccogliere dati.
Il minicomputer Ibm è un prototipo di microchip ancora in fase di sperimentazione, nata da un gruppo di ricerca supervisionando da Arvind Krisha, che si propone di rivoluzionare il mondo della tecnologia. Ancora non è in commercio, ma il nuovo computer potrà essere: "incorporato in qualsiasi tipo di dispositivo e oggetto di uso comune entro 5 anni". Forse anche prima, in quanto è contenuto anche nei costi, le sue componenti si aggirano intorno ai 10 centesimi di dollaro.
Sono anni che l'azienda di computer sta lavorando al progetto di miniaturizzazione delle componenti. Nel 2015 c'era stata la prima versione con componenti microcupole, a cui aveva collaborato anche la Sony per la realizzazione di uno dei più piccoli microchip al mondo in grado di lungare la vita ai cellulari triplicando la capacità della batteria.
Con questo nuovo traguardo, l'ingegneria elettronica sembra aver centrato l'obiettivo creando un chip dello spessore di qualche atomo e dal diametro di 2 eliche di Dna.
Mentre l'universo continua ad espandersi, il mondo diventa sempre più piccolo. Si accorciano distanze, tempi, le abitudini e grazie all'ingegneria elettronica che avanza a grandi passi, si riducono anche le misure dei computer. Peccato che si aspetta ancora l'invenzione che accorci le "distanze fra le persone".
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