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mercoledì 19 settembre 2018

La Coca-Cola sta pensando ad una bibita alla marijuana

L'utilizzo del principio del cannabidiolo per fini alimentari interessa anche il famoso marchio di bibite gassate.

Se prima bastava la semplice bottiglia di Coca-Cola per far festa, creare l'atmosfera, oggi, l'azienda di Atlanta confessa di stare pensando ad una nuova bevanda a base di cannabidiolo (Cbd), una molecola della marijuana, da utilizzare per le proprie bevande.

Ai più scettici e affezionati al gusto più tradizionale, la società risponde: "Stiamo studiando da vicino la crescita nel mondo del Cbd, un principio non psicoattivo, come ingrediente nelle bevande per il benessere. Questo settore sta cambiando rapidamente, ma nessuna decisione è stata ancora presa".

La Coca-Cola è stato sempre un marchio all'avanguardia per le sue scelte ed è anche vero che la cannabis sta attualmente generando un grande interesse tra i giganti dell'industria alimentare. Il loro scopo è naturalmente vendere, d'altronde, non sono pochi quelli che scommettono sul fatto che presto sarà legalizzata in diversi Paesi. La nazione antesignana che  rese legale il consumo e la coltivazione di cannabis fu lo scorso 17 ottobre,  il Canada primo Paese del G7 a compiere tale scelta. Da lì,  Malson Coor, produttore di birra nazionale ha anticipato che sta lavorando alla produzione di bevande analcoliche a base di marijuana in collaborazione con un altro canadese, l' Hexo, che produce cannabis terapeutico. A questo trand, si è aggiunto anche Constellation Brands, proprietario delle birre Corona e Modelo e della vodka Svedka, investendo diversi milioni di dollari nella società canadese Canapy Growth.

È ovvio, quando c'è da guadagnare l'industria e anche lo Stato aguzzano la vista. Chissà se la Coca-Cola con una nuova bevanda a base di cannabidiolo pensa di produrre una bevanda ancora più elettrizzante.

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