Arriva dalla Finlandia una delle prime fibra tessile ricavata dai rifiuti a base di cotone che piace all' industria del fashion. Patagonia l'ha già sperimentata per le magliette.
Infinna è una delle prime fibre tessili circolari che fa contenti i consumatori, l' industria dell'abbigliamento e i difensori dell' ambiente.
Si tratta di un materiale riciclabile, biodegradabile e privo di microplastiche, sviluppato dalla finlandese Infinited Fiber Company, frutto del riciclo di rifiuti ad alta percentuale di cotone.
Praticamente è estratta da indumenti destinati alle discariche o agli inceneritori a cui viene data una nuova vita, basta che la presenza di cotone nei capi non scenda sotto la soglia dell' 88% di cotone.
Dopodiché durante la fase di pulizia viene catturata la cellulosa poi scomposta a livello molecolare, attivata con l' urea ed infine sciolta. La cellulosa liquida viene filtrata in umido in nuovi filamenti di fibra, poi tagliati, lavati e asciugati, quindi pronta per essere inviati a filatori e stabilimenti tessili.
L' infinna è anche conosciuta con il nome scientifico " fibra di carbammato di cellulosa " e il duo punto di forza consiste nel fatto che fornisce una qualità sensoriale analoga al cotone oltre a rappresentare una fibra già pronta per la filatura.
Tra i primi ad apprezzarne la qualità e utilizzarla per le magliette sono state : Patagonia, poi Zara, Unirlo e H&M.
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