È la dieta degli orari, per cui è importante non solo quanto si mangia ma anche a che ora ci si siede a tavola. Se ci si nutre di giorno gli effetti saranno migliori. E ci si saziera' di più.
La vecchia saggezza popolare, da un po' invitava a farlo. Ora la chiarisce Cell Metabolism. È meglio mangiare di giorno. Per il cibo non conta solo il quanto ma anche il quando. Possiamo mangiare pastasciutta, bistecca o gelato, gli effetti che susciteranno sul nostro peso, o negli esami del sangue, non saranno mai gli stessi se li mangiamo a colazione, pranzo, cena o cediamo allo spuntino di mezzanotte.
È una cosa seria. Lo afferma uno studio condotto su diversi gruppi di topolini che venivano alimentati ad libidum o a intervalli ben determinati. I topolini a cui veniva concesso di mangiare entro un numero ristretto di ore, 12 al giorno, è riuscito a perdere peso senza bisogno di ridurre le calorie.
Joseph Takahashi, coordinatore della ricerca, e dipendente della Southwestern Medical Center negli Stati Uniti chiarisce:"Tradotto sugli uomini, il nostro esperimento indica che una dieta è efficace solo se le calorie vengono assunte durante il giorno, quando siamo attivi e svegli". Così hanno mostrato i topolini "diligenti" a dieta; quelli che potevano mangiare il loro cibo solo in un determinato tempo (di giorno). Questo ha fatto aumentare in loro anche la voglia di muoversi, andavano a correre nella famosa ruota per criceti che è un "complemento d'arredo" immancabile nelle gabbie per cavie. Inoltre, gli esami del sangue erano praticamente perfetti.
Questo studio si va ad inserire in un filone di ricerca ben avviato negli ultimi anni che è la crono-nutrizione. L'assunto di base vuole che i ritmi cicardiani non regolino solo il ciclo sonno-veglia, il rilascio degli ormoni o i valori della pressione sanguigna; ma influiscano anche sul metabolismo. Il quando assumiamo cibo, incide su diversi fattori come: bruciare gli zuccheri attraverso l'insulina, l'attività del fegato, l'attivazione di alcuni enzimi e la presenza di alcuni batteri nell'intestino o perfino l'espressione di alcuni geni delle cellule del grasso, rendendole più o meno smaltibili. Questi parametri oscillano nel corso del giorno. Quindi mangiare al ritmo di questa sinfonia ci permette di metabolizzare gli alimenti più agevolmente.
Gli antichi già lo sapevano. Le stesse calorie assunte la mattina tendono a saziare di più rispetto a quelle della sera, ci lasciano più tempo senza sentire nuovamente la sensazione di fame. Poi, ai problemi di linea, per chi mangia in maniera "sfasata", si possono affiancare anche altre complicanze come il diabete, i trigliceridi, il colesterolo, il fegato grasso e alti livelli d'infiammazione dei tessuti.
Certo con i ritmi di vita di oggi, non è sempre facile seguire questi consigli. Si finisce con il mangiare di più la sera.Io sono la prima. Toccherà rivedere e appuntarsi prima di sedersi a tavola per la, il detto di Maimonide:"Una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da contadini".
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