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lunedì 31 luglio 2017

Rimandare a domani. Colpa del web e dei genitori assenti

Aumentano sempre di più tra i giovani i "procrastinatori", coloro che hanno il vizio di rimandare a domani. Secondo un recente congresso la colpa è del web e dei genitori assenti.

Conoscete anche voi, o siete proprio voi, una di quelle persone che rimandano ogni cosa all'ultimo momento? Sicuramente sì, perché nel mondo occidentale almeno una persona su cinque, quindi il 20% della popolazione, è un procrastinatore seriale. Cioè non solo non fa oggi quello che dovrebbe fare, ma non lo fa nemmeno domani e forse nemmeno dopo domani, rimanda tutto all'imminente scadenza.

Questi i curiosi dati emersi alla Procrastination Research Conference of Chicago, il Congresso Mondiale sul tema dell'arte del rinvio, conclusasi qualche giorno fa. Ne è emerso che 1 su 5 è un procrastinatore. Secondo il coordinatore degli studi Joseph Ferrari, della De Paul University, un importantissimo fattore è un immotivato terrore del giudizio degli altri. La paura di essere additato dagli altri come incapace, blocca il procrastinatore. Si blocca, preferisce crearsi degli incidenti, soprattutto ridursi all'ultimo minuto, così da avere una scusa per le cose che non riescono bene. Le persone che rimandano preferiscono passare più per svogliati che per incapaci. Inoltre, c'è pure chi rimanda fino all'ultimo, perché erroneamente ritiene che sotto pressione possa dare il meglio di sé. Ferrari sfata questa mito. È stato scientificamente dimostrato che i "leoni dell'ultimo minuto" hanno risultati inferiori degli altri ai test cognitivi, anche se, in fase di autovalutazione, sono convinti di aver svolto bene il compito.

Maria Sinatra, docente di psicologia generale all'Università Aldo Moro di Bari commenta:"Noi lo vediamo soprattutto nei ragazzi dalle superiori all'università. In termini strettamente freudiani, non fanno più "l'esame di realtà", ossia non sembrano capaci di valutare realisticamente il loro comportamento e preferiscono rimandare il confronto con quello che potrebbe rivelarsi un brutto voto. Tanti ragazzi non sono più capaci di fare l'esame di realtà perché i genitori, invece di seguirli, usano i regali come surrogati della loro presenza. Ma così ogni volta che si profila un qualsiasi ostacolo sul loro cammino, i ragazzi si paralizzano e rinviano il più possibile. Nelle facoltà universitarie delle regioni universitarie che stiamo osservando, Puglia e Sicilia, vediamo il fenomeno della procrastinazione in crescita quasi esponenziale: i ragazzi si prenotano agli esami, ma non si presentano più".

Dal Congresso di Chicago a cui era invitata anche la Sinatra, si evince pure che non è solo colpa dei genitori, è tutta la società che ci indirizza alla procrastinazione. I siti e-commerce ci premiano con forti sconti se compriamo qualcosa all'ultimo minuto, e gli incentivi che le istituzioni offrono per compilare in tempo le dichiarazioni dei redditi o la revisione dell'auto sono soltanto negativi:"Bisognerebbe sperimentare invece incentivi per chi fa le cose con largo anticipo".

Procrastinare può essere anche un comportamento in aumento, ma mai come in questo caso, allora è meglio differenziarsi dagli altri. Fare in tempo il proprio dovere così da raccogliere per tempo i buoni frutti.

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