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lunedì 8 maggio 2017

100 minuti di attività fisica a settimana per vivere di più

Gli esperti parlano chiaro e affermano che proprio come il cibo, anche il movimento aiuta a combattere l' infiammazione silente che ci fa invecchiare e ammalare prima. Sette sono le regole d' oro per allenarsi nel modo ottimale: sono utili sia gli esercizi aerobici che quelli per la forza muscolare perché a partire dai quarant' anni circa, si verifica una significativa riduzione sia della massa che della forza muscolare. Sono necessari 100 minuti a settimana di attività fisica per sfiammare l' organismo e combattere l'infiammazione silente, che accelera l' invecchiamento e favorisce l' insorgenza di malattie croniche, come il diabete e tutte le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Il 4° Congresso Internazionale Science in Nutrition, organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini per la scienza dell' alimentazione, tenutosi ieri e oggi a Milano, ha rimarcato per l' ennesima volta, la predominante importanza (per il benessere della persona) del movimento. Diversi studi scientifici lo dimostrano e gli esperti chiariscono che il movimento, alla stregua del cibo, allena le cellule a disattivare i geni pro-infiammatori e ad attivare quelli della longevità. L' esercizio fisico può modificare l' espressione dei nostri geni, inclusi quelli coinvolti nel controllo del metabolismo della cellula e del suo stato d' infiammazione. Per questo motivo, l'attività fisica è uno dei 4 pilastri della Positive Nutrition, la nuova "dieta" della longevità, che riprende l' omonimo titolo del nuovo libro di Barry Sears, biochimico americano ideatore della Dieta a zona, autore con Benvenuto Cestaro e Giovanni Scompagnini. Gli altri 3 pilastri sono costituiti da : la restrizione calorica, i cibi positivi e le tecniche antistress. Inoltre l' esercizio fisico può dare risultati ottimali se si seguono 7 regole chiave che unite possono migliorare radicalmente la qualità ma anche la quantità della vita. Innanzitutto ci deve essere la " giusta dose di movimento", bisogna fare esercizio fisico in maniera programmata e con moderazione, ogni giorno ed imparare come muoversi, con quale modalità, stabilendo qual è il momento ideale della giornata. Perché un'ora non vale l'altra afferma Elena Casiraghi, triatleta di livello internazionale PHD, specialista in nutrizione e integrazione dello sport, in particolare suggerisce di praticarne 3 alla settimana, una sessione ogni 48 ore circa. La seconda regola da seguire è quella dell' Interval training ad alta intensità,l' esecuzione di 4-5 serie ciascuna di esercizi aerobici della durata di 4 minuti all' 80-90% della VO2max, la massima quantità di ossigeno che i muscoli consumano al minuto, seguiti da 3-4 minuti di recupero. Regola 3, allenarsi a digiuno (come al mattino). L' allenamento svolto con una scarsa disponibilità di energia aziona l' enzima della vita: l' AMP chinosi che se attivato, sostiene la longevità dell' organismo. La regola n.4 invece prevede il Concurrent training, al corpo serve pure esercitare la forza muscolare e non solo l' allenamento aerobico e l' abbinamento dei due va sotto questo nome. La regola 5, ricorda l' importanza dell' idratazione. Bisogna bere tanto soprattutto dopo che si è svolta attività fisica ed il corpo ha consumato acqua, mirali come sodio, cloro, potassio e magnesio per non mettere a repentaglio snche la salute del cuore. Questo è importante per la regola 6, che ci indica quanto bere, il sistema migliore è quello della valutazione delle urine, se il colore di esse è giallo carico vuol dire che c'è una carenza d' idratazione. La media dei 2litri al giorno ed un po' di più è sempre valida. Come ultima regola è consigliato, allenarsi senza rischi. Tenere sotto controllo l' infiammazione anche attraverso i cibi. Questi ultimi consigli, dei 100 minuti di attività fisica settimanale, vanno a rimarcare una logica realtà già assodata. In effetti, è risaputo che per vivere bene e più a lungo, oltre al "guardarsi" a tavola, la cosa che più fa bene è fare della sana attività fisica. Questo dovrebbe essere d' insegnamento per tanti giovani che pensano che la salute passi per il privarsi di mangiare.

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