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martedì 23 maggio 2017

Le "fabbriche" del sangue, una realtà sempre più concreta

È da anni che la scienza a servizio della medicina si preoccupa di creare delle "fabbriche del sangue". Con gli ultimi avanzamenti si è fatto un doppio passo in avanti verso le prime "fabbriche del sangue" personalizzate che potranno essere usate per le trasfusioni, lo studio delle leucemie e la sperimentazione di nuove terapie. Il primo, pesante, balzo in avanti è stato compiuto dai ricercatori del Boston Children's Hospital, sono riusciti ad ottenere un mix di cellule staminali e progenitrici capaci di formare i diversi tipi di cellule del sangue umano. La ricerca è stata poi pubblicata sulla rivista Nature. La seconda pesante sferzata è stata compiuta dagli esperti della Cornell University di New York, che sempre su Nature dimostrano di aver ottenuto un risultato simile con un differente protocollo basato sulle cellule di topo. In entrambe le ricerche sono state usate delle procedure di laboratorio che hanno permesso in un certo senso di " educare" le cellule staminali. Nel primo esperimento i ricercatori di Boston, guidati da Ryohihi Sugimura e George Q. Daley, hanno usato come materia prima delle cellule staminali pluripotenti, capaci cioè di generare tutti i tipi di cellule presenti nell'organismo adulto: esposte ad un mix di sostanze chimiche, le cellule hanno dato origine a un tessuto embrionale che è stato poi riprogrammato geneticamente per produrre le cellule staminali del sangue. Una volta trapiantate nei topi, il tessuto ha attecchito e ha cominciato a differenziarsi: in sole poche settimane, nell'organismo fi alcuni topi circolavano cellule del sangue umano e le stesse cellule sono state osservate nel midollo osseo. La seconda ricerca è stata invece coordinata da Shanin Rafii della Cornell University. In questo caso per lo studio sono state utilizzate le cellule adulte che rivestono le pareti dei vasi sanguigni nei topi, poi riprogrammate geneticamente per acquisire le stesse proprietà delle staminali del sangue una volta poste nell' ambiente più idoneo per la maturazione. Quando la scienza fa questi passi in avanti e propone nuove speranze per la ricerca e la cura di determinate malattie, è una festa per tutto il mondo della medicina che ci fa ben sperare in un futuro meno scuro per i malati.

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