Pubblicità

martedì 16 maggio 2017

L' obolo 2.0, il Signore accetta carte di credito

Nuova frontiera per la questua in Chiesa, si potrà pagare con la carta di credito

Alcune chiese svedesi hanno iniziato ad accettare offerte effettuate con carta di credito e strumenti di pagamento cashless. In Svezia, persino nostro Signore accetta le carte di credito. La notizia è stata messa in risalto dal sito web finanziario Bloomberg. Secondo quanto riportato dal giornalista che ha redatto l' articolo, numerose chiese svedesi hanno cominciato a raccogliere donazioni tramite applicazioni mobili, mentre la Cattedrale di Uppsala accetta anche le carte di credito. 

Si, in una Cattedrale risalente al XIII secolo si accettano i pagamenti digitali; mentre a casa nostra, si infilano ancora monetine nei distributori della metro, per ritirare un bigliettino cartaceo che finisce ( si spera), in un cestino se non proprio per terra dopo una manciata di secondi. Dal paese scandinavo arriva un chiaro segnale di voler salutare i pagamenti in contanti, e le donazioni ecclesiastiche cashless sono solo l' ultimo tassello di una lunga fila di servizi capaci di dire addio a monete e banconote.

In Svezia, omai la maggior parte delle banche ha infatti smesso di fornire contanti ai suoi clienti e anche diversi negozi e musei ora accettano solo carte di credito o di debito. Addirittura, i senzatetto di Stoccolma, che si tengono impegnati vendendo riviste e quotidiani, hanno cominciato ad accettare pagamenti digitali. Queste usanze a noi sembrano lontane anni luce; ma lì è proprio una filosofia di vita. Lì, l' innovazione tecnologica è arrivata prima che altrove.

Gli svedesi sono stati i primi ad adoperare il Pc e cellulare, mentre le banche del Paese sono state celeri a creare carte di credito, di debito e Swish (un sistema di pagamento mobile nato nel 2012 e in grado di conquistare metà della popolazione in soli 4 anni, 5 milioni di utenti a Novembre 2016). Quindi viene da sé, che le chiese svedesi si sono dovute adeguare. Ci sono pure dei vantaggi, le app mobili e i pagamenti con carte di credito diminuiscono drasticamente il rischio di furti, inoltre è più economico affidarsi a Swish, poiché per depositare grosse quantità di denaro in banca occorre pagare una commissione.

L' uso di Swish ha permesso alla parrocchia Jama-Verdinge, a circa 50 km a Sud di Stoccolma, di aumentare le quantità di denaro raccolto, visto che le donazioni dei 7500 parrocchiani non sono più limitate ai pochi spiccioli rimasti in tasca. Un episodio divertente riportato nel servizio, è che durante la raccolta, alcuni fedeli hanno cominciato ad alzare il braccio con lo smartphone in mano per far capire di voler effettuare una donazione.

Da noi, di solito quando qualcuno durante la Messa tira fuori il telefonino è perché aveva dimenticato di disattivare la suoneria, e quindi matematicamente il cellulare ha squillato in chiesa davanti alle occhiate (giustamente) severe di tutti.

La Chiesa si dimostra ancora una volta più innovativa e moderna di tante altre innovazioni. Riesce sempre a stare al passo coi tempo. Speriamo che in Italia, ci siano pure per tutti le condizioni economiche migliori per poter fare in chiesa delle belle donazioni col bancomat.

Nessun commento:

Posta un commento