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sabato 6 maggio 2017

Nella stanza del silenzio dove si sente il fruscio del cervello

A Ferrara c'è la stanza del silenzio perfetto. Una camera anecoica dove l' unico segnale di vita arriva dal corpi. Si trova in un grande cubo irto di lance bianche, qui non c'è tempo né ombre tutto è cancellato da una luce bianca e anche la temperatura è costantemente neutra. Chi entra qua dentro sperimenta l' inimitabile esperienza del silenzio vero. Qui non si ode davvero nulla, al massimo se dopo un po' si percepisce un sottile zzzzz, è " il segno dell' attività cerebrale" spiegano gli esperti. Qui non arrivano altri stimoli dall' esterno, ed è per questo che la camera anecoica dell' Università di Ferrara, è un posto magico; in particolar modo per chi vive nel perenne frastuono delle città, continuamente distratti da mille stimoli uditivi. Un silenzio che per chi vive in montagna non esperira' mai, poi la ci sarà sempre il fruscio del vento, il verso di un animale o un tuono o qualcos' altro a interromperlo. La camera anecoica di Ferrara, naturalmente, ha soprattutto il valore di laboratorio, normalmente si fa ricerca, certificazioni ed esperimenti. Ed è uno dei vanti dell'Università poiché questa struttura è tra le più grandi in Europa. Afferma Patrizio Fausti, uno degli operatori di questo progetto:"Questa camera è un fiore all' occhiello per il Dipartimento di Ingegneria, un tempo l' Iveco ne aveva una molto grande, e stava dentro un camion, ma credo l' abbiano dismessa. Una è in Inghilterra, un' altra negli Stati Uniti". Questa è alta circa 10 metri, isolata dal mondo da pareti di cemento armato, strati di feltro e tanti soffici cunei bianchi di poliestere che assorbono ogni suono. Di tanto in tanto, viene aperta al pubblico, " facciamo mini esperimenti sull' acustica, soprattutto per bambini. Qualche adulto domanda se ci può stare dentro qualche minuto, per provare l' effetto che fa. Ma, reggere a questo silenzio assordante è difficile, gli inglesi hanno dimostrato che un non tecnico non riesce a stare più di 15 minuti in questo ambiente. Nonostante questo, la curiosità per la camera senza eco (anecoica) è tanta, e per l' iniziativa " Porte aperte" dell' Università, si sono create le code. Qui lo chef Bottura ha cucinato per il New York Times, la sua lasagna tricolore " remixed", tra i microfoni, un click del timer, il rumore dell' acqua che bolle. Invece racconta l' ingegnere Francesco Pompoli,che Alfa Romeo l' ha usata perché " voleva ottenere un suono omogeneo e gradevole per i tasti del cruscotto della Giulia Quadrifoglio. Non un effetto plasticoso, ma soffuso, solido. Giorni e giorni, ci abbiamo lavorato su quei tastini da pigiare e analizzare, finché abbiamo trovato le specifiche da mandare ai fornitori". Poi, la Maserati ci ha portato un' auto intera poiché c'era un rumore sgradito nel tubo di scappamento. Oppure, qui la Technogym ci ha testato i tapis roulant, per ottenere una gradevole miscela tra fruscio del tappeto, motore e cadenza del passo. Tanti sono gli appassionati della stanza del silenzio perfetto, anche perché come spiega Fausti:" È un ambiente ideale, il rumore di fondo è inferiore ai 15 decibel, cioè niente". E comunque quando si entra qua dentro, si viene avvolti da quell' unica e irripetibile emozione di sentirsi soli, senza i rumori del mondo là fuori. L' emozione unica di poter ascoltare, per una volta solo se stessi.

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